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Una sinfonia sulle note della speranza.
Una sinfonia sule note dell’amore.
Una sinfonia sulle note di loro due.
A soli diciannove anni Cromwell Dean è l’astro nascente della musica dance. I locali di tutto il mondo cercano di accaparrarselo per una serata e per migliaia di fan lui è una sorta di divinità alla consolle. Ma la verità è che nessuno lo conosce veramente, nessuno vede tutti i colori che si nascondono nel suo cuore. Tranne una ragazza che, sotto il grigio cielo inglese, riconosce il prodigio della musica classica che Cromwell era stato e scorge le mura che lui ha eretto per difendersi dall’oscurità che lo inghiottisce.
Quando Cromwell si trasferisce nella Carolina del Sud per studiare musica, non si aspetta certo di rivedere la ragazza con il vestito viola. Né tantomeno che lei s’insinui nella sua testa come una melodia che continua a ripetersi senza fine.
Bonnie Farraday vive per la musica e permette a ogni nota di penetrare nel suo cuore e nella sua anima. Per lei è incomprensibile che qualcuno con un talento simile a quello di Cromwell non riesca a fare lo stesso. Così Bonnie cerca di tenersi lontana da lui, ma è inutile perché qualcosa in Cromwell la attrae, eppure è chiaro che lui scappa con tutte le sue forze dal suo misterioso passato.
Quando un’ombra, però, si allunga sui colori di Bonnie, sarà Cromwell a dover diventare la sua luce. Dovrà aiutarla a ritrovare la melodia perduta del suo fragile cuore. Dovrà far sì che lei sia forte, grazie a una sinfonia che solo lui può comporre.
Non avevo mai letto nulla della Cole, ma ne avevo sentito parlare molto bene e mi avevano detto anche che alcuni suoi libri sono molto intensi quindi quando ho deciso di leggere questo libro sapevo – più o meno – a cosa sarei andata incontro. Bene, questo romanzo si è rivelato superiore, e di molto, alle mie aspettative. Questo libro è, per me, stupendo. Mi è piaciuto tanto ma proprio tanto.
La musica dona anima all’universo, ali alla mente, volo all’immaginazione, e vita a tutto quanto.
Leggerlo è stato come ascoltare una bellissima melodia, merito di due protagonisti che ti entrano nel cuore. E come ascolto una bella melodia, così ho assaporato questa storia, ho letto, ho chiuso gli occhi per poter assimilare tutto e nuovamente li ho riaperti per proseguire la lettura. Pagina dopo pagina, nota dopo nota, emozione dopo emozione.
«La musica migliore è quella sentita. Da chi la compone. Da chi la ascolta. Ogni singola parte, dalla composizione all’orecchio, deve essere intrisa di nient’altro che sentimenti.»
Ho davvero amato tanto entrambi i personaggi, Cromwell e Bonnie, le loro fragilità ma anche la loro forza.
Cromwell ha scelto di allontanarsi dalla musica classica, anche se questo lo sta lentamente uccidendo. Si è barricato dietro alte mura, lasciando all’oscurità il compito di inghiottirlo così da porre fine al dolore e al senso di colpa che lo stanno divorando dentro. Mura che servono a proteggerlo dai sentimenti, dalle emozioni, e dai colori che la musica gli trasmette. Mura che lo tengono al sicuro, nel suo piccolo bozzolo.
«Che cosa senti, Cromwell?» chiedeva mio padre. A occhi chiusi, ascoltai il brano musicale. I colori mi danzavano davanti agli occhi. «Pianoforte. Violini. Violoncelli…» presi un profondo respiro. «Riesco a sentire rossi, verdi e rosa.» Riaprii gli occhi e guardai mio padre, seduto sul mio letto. Mi fissava. Aveva un’espressione buffa. «Tu senti i colori?»
Mura che Bonnie riconosce e che riesce a superare. Forse perché anche lei vive dietro a delle mura, ma per motivi diversi. Lei è dotata di una forza interiore davvero grande, ama la musica e le emozioni che le fa provare, e non riesce a comprendere il motivo delle scelte di Cromwell.
Lei corre incontro alla musica, alle emozioni, e le mura servono a proteggere gli altri non lei, lui, invece, dalla musica scappa, fugge dai colori e dalle sensazioni che essa gli procura, e le sue mura servono a proteggere se stesso.
Questo ragazzo, che mi teneva tra le sue braccia, era il mio sogno divenuto realtà. Il ragazzo che mi era stato accanto durante le prove più dure della mia vita. E il ragazzo che, quando ero crollata a pezzi, mi aveva riportata a me stessa, mi aveva riportata a lui. Attraverso la musica. Attraverso l’amore. E attraverso i colori della sua anima. Lui era, e sempre sarebbe stato, il battito del mio cuore.
Si incontrano a metà strada, e insieme curano i propri animi feriti per poi proseguire nel loro viaggio della vita. E proprio come le note di una melodia, si rincorrono, si mescolano. Le emozioni li fanno vibrare, la gioia e l’amore li porta a librarsi in alto in un’esplosione di colori vividi e di suoni argentini; poi un’unica nota dissonante, un battito mancato li fa precipitare in un baratro dove toni bassi e colori scuri li circondano.
Ogni personaggio di questo libro è paragonabile a una nota musicale, se ne mancasse una soltanto la sinfonia finale non sarebbe completa, ognuno di loro è necessario affinché la storia che ci viene raccontata sia perfetta e possa trasmettere tante emozioni.
Alla fine, però, il vero protagonista di questo libro è l’amore, in tutte le sue forme. L’amore tra due persone, l’amore tra genitori e figli, quello tra fratello e sorella, l’amore per la vita e quello per musica.
Ma se l’amore può dare tanto può anche togliere tanto, perché l’amore non è solo gioia è anche dolore e sacrificio.
L’autrice ha dato vita a una storia che mi ha fatto provare una vasta gamma di emozioni: ho sorriso, ho pianto(tanto), ho provato gioia, curiosità e tristezza. Proprio come quando ascolto una canzone che riesce a penetrare, strato dopo strato, nella mia coscienza per finire, poi, con l’insediarsi nel mio cuore per portarmi in alto, sempre più in alto.
Se ancora non avete letto questo romanzo vi consiglio di recuperare in fretta, questa storia vi entrerà nel cuore.
Recensione a cura di:
Editing a cura di:
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che bella recensione, devo recuperarlo
Grazie Chiara mi è piaciuto proprio tanto…
anche io vorrei recuperarlo. dammi mille baci mi era piaciuto molto anche se ho versato calde lacrime
Dammi mille baci non l’ho letto, è il primo libro della Cole che leggo e ho versato calde lacrime mentre lo facevo