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KICK SERIES – Il loro primo incontro è il trionfo dell’incomprensione, il secondo l’apoteosi dell’imbarazzo. Il terzo si preannuncia come un fiasco totale. Ma l’attrazione che provano l’uno per l’altro è devastante e sembra non lasciare via di scampo. E anche se Grady crede che non sarà mai degno dell’amore altrui e Micah teme che la propria malattia lo costringa a una esistenza di compromesso che non gli appartiene, nessuno dei due è disposto a rinunciare a incontri sessuali così appassionanti e appaganti.
Quando però il destino viene a bussare alla porta e a chiedere ragione delle loro scelte, sembra che Grady non possa superare il terrore di essere rifiutato e pensa che, come sempre, la migliore strategia sia la fuga. Allora anche Micah adotta una strategia, una molto rischiosa, a dire la verità…
Grady Kelley è un uomo con un passato difficile e un presente peggiore. Finn, il cugino che per lui è un punto di riferimento, è in coma a causa di un incidente avvenuto mentre faceva rafting con lui, e Chris, uno dei soci della Adrenaline Kick Adventures, ha perso la vita. I sensi di colpa lo attanagliano: era alla guida del gommone quando questo ha colpito un tronco nascosto dalle rapide impetuose del fiume.
Un giorno, mentre fa visita a Finn in ospedale, si imbatte in Micah Swaine, un affascinante volontario che legge ai pazienti in coma.
Intuendo il disagio di Grady nel sentirsi impotente di fronte allo stato comatoso del cugino, Micah gli rivela di essere stato in coma a sua volta e lo invita nel locale dove lavora come barista offrendosi di raccontargli la sua esperienza.
Il club, però, è il tipo di locale che Grady eviterebbe a tutti i costi: il ragazzo ha chiuso con l’ambiente sadomaso, rifugge le relazioni schiavo-padrone con tutte le sue forze, non vuole più essere un succube alla mercé del suo dominatore, anche se i suoi istinti più profondi lo portano a cercare l’abbandono assoluto.
Pochi minuti dopo aver varcato la porta del club, Grady decide di andarsene e Micah, nel tentativo di fermarlo, rivela una delle conseguenze a lungo termine che il coma ha avuto sul suo corpo: viene colpito da una forte vertigine che lo lascia completamente disorientato.
Raccontando la sua storia al ragazzo, Micah gli rivela di sentire il bisogno di avere il controllo per evitare di essere sopraffatto dal panico.
I due capiscono di avere bisogni complementari e basano la loro relazione sull’aiuto reciproco.
Avere a che fare con Micah era pericoloso come un volo in parapendio senza casco. Cedere alla provocazione era un rischio, un impulso avventato.
Però lui non aveva nulla da perdere, tranne l’orgoglio.
Grady, però, è tormentato dal suo passato. E’ scappato da un padre che imponeva la sua volontà a lui e alla madre con la forza, solo per ritrovarsi invischiato in una relazione sadomaso con un padrone crudele che l’ha circuito e ridotto all’ombra di sé stesso. Ora può davvero fidarsi di Micah? E i soci della Kick, tutti ex Marines dominatori, penserebbero a lui come a un debole se scoprissero che desidera fortemente sottomettersi al barista?
Micah, dal canto suo, è grato di avere trovato in Grady qualcuno che lo tratta normalmente, come se la disabilità causata dal coma non lo identificasse come persona. Ma come può convincerlo a rimanere, quando il ragazzo sembra solo voler fuggire il più lontano possibile da lui e dalla Kick?
Micah sentiva che il corpo di Grady appoggiato al proprio era un conforto, non un peso, e il suo profumo gli provocava una stretta al cuore per l’emozione. Ebbene sì, si stava innamorando di Grady, un uomo che probabilmente era troppo tormentato per desiderare altro che un po’ di sesso per distrarsi. Lo sapeva sin dall’inizio, ma il suo cuore non dava ascolto alla ragione.
Intorno a Grady si erano accese spie luminose di pericolo appena aveva messo piede al Dane’s, anzi, per la precisione quando si erano visti per la prima volta nella stanza di Finn in ospedale, ma Micah aveva ignorato tutti gli avvertimenti e ormai sarebbe stato inutile imporsi la cautela.
Era tardi, perché ciò che aveva in quel momento era esattamente quello che aveva creduto di non poter avere mai, dopo la malattia. Grady era l’unico in grado di guardare oltre la sua disabilità, l’unico che lo trattava come se fosse normale.
No, non aveva bisogno di essere salvato, ma di sicuro voleva tutto quello che Grady poteva dargli.
Il racconto è basato sul fragile equilibrio emotivo e psicologico di Micah e Grady.
Il primo, segnato dalla malattia, nonostante la sua grande forza d’animo è rassegnato a dover vivere una vita solitaria, fatta di incontri fugaci e a volte umilianti. Aver conosciuto Grady riporta a galla il suo desiderio di una relazione stabile, in cui possa sentirsi al sicuro e accettato completamente.
Grady, invece, è incapace di lasciarsi andare ai suoi bisogni, troppo spesso usati come arma contro di lui in passato. Il suo istinto di fuggire è frutto degli abusi subiti, che lo portano a temere di affezionarsi ancora a qualcuno.
La cosa che più mi ha colpito è la dinamica psicologica che si instaura tra i personaggi, e di come questa sia fondamentale per trovare un punto d’incontro tra i desideri e i bisogni di entrambi.
La scrittura fluida e la scelta accurata delle parole rendono la lettura molto scorrevole.
Attendo il prossimo della serie!
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