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Non credevo di potermi innamorare ancora. Ma adesso che ti ho trovato, non ti lascerò andare.
Naomi non ricorda un tempo in cui la sua vita sia stata facile. Abituata a pretendere il massimo da sé stessa, combatte sempre per ciò in cui crede e non si arrende mai. Eppure, dopo l’ennesima battaglia persa, tutte le sue fragilità, prima dissimulate dietro una facciata da dura, hanno visto la luce. E ora un nuovo lavoro a Colorado Springs le sembra la soluzione migliore per curare il suo cuore spezzato. O almeno così crede, finché non incontra Zeke. Le basta fissare per un istante quegli occhi azzurri, limpidissimi, per intuire che lui non è come gli altri. C’è qualcosa, nei modi gentili con cui si avvicina a lei, che la lascia senza fiato. Naomi sceglie di aprire la porta all’amicizia di Zeke. Giorno dopo giorno, impara a fidarsi di lui. Della straordinaria capacità che ha di capire quello di cui ha bisogno. Riesce persino a lasciarsi andare e a raccontare a Zeke del suo passato. Solo allora si rende conto che tra loro c’è più di una semplice amicizia: Naomi si sta innamorando e non vuole opporsi. Anche se, questa volta, ci pensa una vecchia conoscenza a ostacolarla: si tratta di Peter, che spera di poterla riconquistare dopo anni di lontananza. Ma Naomi non ha intenzione di stare al gioco ed è pronta a tutto per non perdere la persona che ama.
Con oltre un milione di copie vendute solo in Italia e un successo che si ripete con ogni nuovo romanzo, Jamie McGuire è una delle autrici bestseller più amate degli ultimi anni. Lo conferma l’accoglienza ricevuta dalla sua nuova serie, inaugurata con Sei il mio danno, che, come la trilogia-fenomeno Uno splendido disastro, è subito balzata in vetta alle classifiche ed è già un caso editoriale in tutto il mondo. Sei il mio inganno è la storia di un amore profondo, quello tra Naomi e Zeke. Due cuori solitari e fragili che trovano il modo di difendere i propri sentimenti anche di fronte a coloro che vorrebbero separarli.
Naomi è una ex marine. Dura, addestrata fin da bambina al combattimento e alle armi da fuoco, concede poco a se stessa. Rimasta vedova di un uomo che, come lei, era un soldato, accetta un lavoro da contractor. Tutto, pur di riunirsi alla sua squadra, gli unici con cui è a suo agio.
Si trasferisce, quindi, in Colorado. Il lavoro è facile, in apparenza: sorveglianza in un centro governativo top secret, denominato Deep Echo.
Una sera in un bar incontra, tra gli altri, un giovane uomo, Zeke. Un vigile del fuoco, delle squadre speciali di intervento sugli incendi boschivi.
Naomi è cauta, le sue ferite sono profonde, la solitudine le scava l’anima, aver perso in modo traumatico l’uomo che amava l’ha quasi annientata, ma Zeke, pur avendo un passato di abbandoni, è un uomo buono. Dolce, paziente, sa farsi strada tra gli aculei irti di lei e, alla fine, la fa capitolare. Ma, proprio quando Naomi riconosce i sentimenti che prova per Zeke, succedono delle cose che la porteranno ad agire e a proteggere quell’amore e quell’uomo, costi quel che costi.
Perché un vecchio amore di ragazza farà di tutto e giocherà sporco, pur di riaverla indietro.
Ho letto questo romanzo provando sensazioni contrastanti.
Da una parte, riconosco all’autrice la capacità di ambientare il racconto in un contesto anomalo e creare personaggi poco romance. Dall’altra, ho trovato tutta una buona prima parte del romanzo piuttosto lenta, salvo poi impennarsi in un finale davvero degno del personaggio femminile così dettagliatamente delineato.
In un’America a noi perlopiù sconosciuta, ci appaiono figure e situazioni particolari: Il background di Naomi potremmo definirlo settario, ha vissuto in un luogo in cui la sua famiglia è a capo di una milizia, gente che fa della sua terra il suo mondo, la difende con le armi e non esita a schierarsi anche contro il Governo degli Stati Uniti, se lo ritiene giusto.
Zeke è un giovane uomo che ha alle spalle un’infanzia di abbandono. La sua fortuna è stata trovare una famiglia affidataria che lo ha amato e accettato, e lo ama ancora moltissimo. E’ la sua forza e la sua debolezza.
La narrazione risente, forse, di uno sforzo eccessivo nel voler approfondire i moti dell’animo dei personaggi principali, e di una pletora di figure di contorno che, in alcuni momenti, mi ha disorientata.
Se volete conoscere un’America diversa questo romanzo fa per voi.
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