♦ Traduzione a cura di Raffaella Arnaldi
Triskell Edizioni, acquistabile qui ♦
Daniel Whitlock è terrorizzato all’idea di addormentarsi. E non senza motivo: è sonnambulo, e non ha coscienza o memoria delle proprie azioni. Incluso l’aver incendiato la casa di Kenny Cooper, con lui dentro, dopo che Kenny lo ha pestato brutalmente solo perché gay. Tornato nella piccola cittadina di Logan dopo aver scontato la sua pena in carcere, Daniel si isola in una casa nel bosco e ogni sera si incatena al letto.
Come gli altri abitanti di Logan, il poliziotto Joe Belman non crede all’assurda linea difensiva di Daniel. Ma dopo averlo salvato da un incendio di rappresaglia, scopre che il giovane potrebbe non essere quello che tutti pensano, ovvero un assassino, un bugiardo, un pazzo drogato. Bel si impegna a tenere sotto controllo Daniel ogni notte, per il bene della popolazione. Lo trova affascinante, ma cerca di ignorare questi sentimenti.
Eppure, a mano a mano che Bel viene attirato nel mondo oscuro di Daniel, scopre che gli piace avere il controllo. E abbandonarsi a Bel dona a Daniel la sola pace che abbia mai conosciuto. Ma i demoni non lo lasciano stare, e avrà bisogno che il poliziotto li uccida una volta per tutte. Sempre che lui sia disposto a rischiare ogni cosa per stare al suo fianco.
Sentirsi continuamente alla deriva, rifiutato, isolato e abbandonato. Nessuno in grado di spiegarti perché, nessuno vicino per aiutarti ad affrontare una paura viscerale che nasce fin da quando sei un bambino. Solo una cosa lo fa andare avanti: il dolore. Questo è Daniel.
La malattia di Daniel lo ha portato a crescere con un senso di impotenza e inadeguatezza da convincerlo di meritare tutte le cose brutte che gli sono accadute nella vita.
C’era qualcosa di mostruoso dentro di lui, che non poteva tenere sotto controllo.
Poi arriva Bel. Anche lui, come tutto il paese, pensa che Daniel sia un pazzo omicida. Ma un giorno si ferma a guardarlo, comincia a farsi qualche domanda. All’inizio il suo ruolo di sceriffo gli impone di stare accanto a Daniel per svolgere delle indagini, ma con il passare del tempo diventa una necessità di capire e di aiutare… e di amare.
«Come ti senti?»
Stanco, Bel. Fottutamente stanco di tutto. Sempre sull’orlo del baratro.
Ma aiutare Daniel non sarà affatto facile. Perché quando la persona che ami ti chiede di fargli del male, devi decidere fin dove sei disposto ad arrivare.
Bel aveva scorto il bisogno negli occhi di Whitlock quando aveva allungato il braccio per farsi ammanettare. Bisogno nudo e crudo. Come, dopo essersi costretto ad andare avanti con troppa forza e per troppo tempo, non avesse avuto nessuno ad afferrarlo una volta crollato. Come se Bel in quel momento fosse il suo salvatore, non solo un poliziotto burbero con un paio di manette. Come se Bel fosse tutto.
Equilibrio, è questo il punto che dovranno trovare i due protagonisti, tra ciò di cui Daniel avrà bisogno e ciò che Bel sarà disposto a dare.
Daniel lo strinse più forte. Non lasciarmi. Non odiarmi.
Una storia complessa, difficile e impegnativa. Un racconto che parla di dolore, di solitudine, di colpe, ma anche di riscatto, di coraggio e speranza.
È stato difficile restare “accanto” a Daniel nel suo “viaggio”. Non ho divorato il libro in una sola volta perché ogni tanto mi sono dovuta fermare per “prendere fiato”.
Una storia davvero intesa, bella e commuovente.
Assolutamente da leggere.
P.S. Alcune parti possono risultare forti.
Recensione
Editing
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