Francia, 1671. L’impetuosa marchesa Isabel de Martigny s’imbarca per la Spagna, per sfuggire ai propositi del duca di Belfort, Primo Consigliere di Luigi XIV, di trasformarla nella nuova favorita del re. Durante una tempesta la sua nave viene assalita dalla Lucky Chance, un vascello pirata sotto il comando del carismatico e irrequieto Julian Koslow. Scoperto il valore che la ragazza ha per il sovrano, questi decide di barattare la sua liberazione con la consegna del duca di Rocheville, l’uomo che crede il suo vero padre e verso il quale nutre un’oscura ansia di vendetta.
In attesa del giorno dello scambio il rapporto tra Isabel e Julian cresce, li porta ad avvicinarsi e allontanarsi come nella sincronia di una danza, come nei passi di un duello, a trovare una sorprendente intesa che mette in luce tutto ciò che li accomuna, a partire dalla sete di libertà e di conoscenza e si trasforma in una passione profonda e definitiva. Lo scambio con il duca di Rocheville alla fine fallisce: Julian si rende conto che non è la persona che sta cercando. Sarà Isabel a permettergli di scoprire l’agognata verità sulle sue origini, ma numerose avversità li separano da questa rivelazione, sulle rotte seguite dalla ciurma della Lucky Chance, tra battaglie navali, agguati, arrembaggi, razzie, e tra le insidie della fastosa corte di Versailles: con la forza del trascinante amore che li unisce, Isabel e Julian dovranno in seguito affrontarne le schiaccianti ripercussioni sulle loro vite.
Devo essere sincera, ho sempre e solo letto libri ambientati nella Londra del 1700/1800, quindi per me è stata una novità trovarmi catapultata nella Francia del 1671, con Luigi XIV e il suo amore per lo sfarzo e le cose belle.
In ogni caso, amo la Francia ed è stato facile capire la nobiltà di questo Paese, pronta a fare di tutto per restare nelle grazie del Re, che ama illuminare tutti con la propria luce, proprio come il sole.
Nessuno può negargli ciò che vuole e, se ciò accade, ci saranno inevitabilmente delle conseguenze negative. Ed è proprio ciò che vuole evitare la marchesa Isabel de Martigny, perché non vuole diventare una delle tante donne del Re, non vuole essere sottomessa all’ennesimo uomo. Vuole essere libera e quindi decide di imbarcarsi, per scappare in Spagna. Ma, durante la fuga, la nave su cui si nasconde viene assalita dalla Lucky Chance: una nave pirata molto famosa con a comando il capitano Julian Koslow. Da qui ne vedremo delle belle, tra combattimenti, battibecchi, intrighi e vedremo nascere tra Julian e Isabel, che all’inizio è sua prigioniera, un legame che pian piano diventa qualcosa di più profondo.
«Sono Julian Koslow. E questo è il mio primo ufficiale, Mr Harry Flynn. Sarà un onore, per noi, avervi nostri ospiti a bordo della Lucky Chance.» Piegò le labbra in una maniera che rafforzò il perfidio intento per nulla nascosto in mezzo a tanta placidità, ma per la prima volta Samuel sembrò sorvolare su questo.
«La Lacky Chance? Julian Koslow? Voi siete Julian Koslow?» si fece avanti con la mascella contratta. Il suo interlocutore apparve molto compiaciuto da quella reazione.
«In persona, signore. Mi sembra di capire che abbiate già sentito parlare di me… e nemmeno troppo bene, immagino!»
«Come potete pretendere che non abbia sentito parlare di voi? Le notizie dei vostri misfatti rimbalzano da un regno all’altro, da una costa all’altra, da almeno dieci anni!» reagì du Murier, tagliente, lasciando trapelare tutto il suo disprezzo e il suo dispetto. Anche Isabel era rimasta colpita da quella rivelazione. Aveva a sua volta già sentito parlare di quell’uomo, e in pochi attimi ripercorse, con un sussulto, tutto ciò che aveva ascoltato e letto su di lui, non ultimo in merito allenavi francesi che aveva affondato nell’ultimo anno. Considerò che le illustrazioni non gli rendevano giustizia, specie perché, curiosamente, più che un filibustiere sembrava un gentiluomo di corte che per vezzo o per noia si fosse messo momentaneamente a giocare ai pirati.”
Purtroppo, a parte il prologo che mi ha colpito molto, l’inizio della storia è molto lento. Si devono capire i vari meccanismi di corte, cosa nasconde Isabel e cosa desidera da lei il Re Sole e soprattutto il motivo per cui inizia a desiderarlo.
Isabel è una protagonista che poteva davvero essere favolosa, ma ritengo che non sia stata caratterizzata nel migliore dei modi. Proprio per i problemi che ha dovuto affrontare in passato, per il suo carattere ribelle e forte, speravo di trovare un personaggio molto più maturo. Se la sua maturità viene notata in alcune circostanze, in molte altre invece non l’ho percepita. Spesso l’ho trovata esagerata nelle sue azioni e parole, troppo melodrammatica per i miei gusti e andando avanti, purtroppo, le cose non migliorano.
Alla fine, però, sono riuscita a capire il motivo di questa mia impressione.
Ho percepito fin da subito, dallo stile e dalla caratterizzazione dei personaggi, che la scrittrice Maria Campanaro è un’esordiente. Questa, ovviamente, non vuole essere una critica, ma un incoraggiamento per la scrittrice. Se è riuscita a scrivere una storia del genere, con moltissimi intrighi e tanta azione, sono sicura che con il tempo il suo stile maturerà e saprà sorprendermi. Sono curiosa, infatti, di leggere altre sue storie.
Parlando “Nessun porto nella nebbia”, però, devo ammettere che avrei voluto che la relazione tra Isabel e Julian venisse raccontata più approfonditamente, presentata man mano, mostrandoci ogni più piccolo dettaglio. Ciò non è avvenuto, perché all’inizio i capitoli sono abbastanza brevi e, nel bel mezzo di una scena importante, il capitolo termina e il successivo non dice nulla di più su quell’evento. Si va semplicemente avanti e per questo non sono riuscita a capire l’attaccamento che iniziano ad avere Isabel e Julian l’un per l’altro. È stato davvero difficile capirne i motivi e quindi percepire l’amore che loro provano.
Contro ogni sua previsione, sporse il viso in avanti e, tenendola per la nuca, la baciò. La ragazza sgranò gli occhi e nel contempo la giacca tornò sul pavimento. Cercò dentro di sé la forza di respingerlo, ma non la trovò, mentre quel bacio sembrava spalancarle una finestra segreta sull’anima, farsi beffe di quel suo disperato richiamo alla ragione che stava perdendo sempre più i pezzi. In quel bacio trovò l’irruenza del mare che si infrange contro gli scogli, quella delle sferzate di vento sopra il cassero di poppa e della veemenza con cui, in pochi minuti, il veliero di Sua Maestà era stato travolto dalla bufera.
Quel bacio non assomigliava a nessuno dei baci ricevuti prima ed ebbe il potere di annientare in un attimo anni e anni di precetti e di convinzioni inculcate dal decoro e dal conformismo, fino a regalarle il sospetto esaltante che la parte migliore della vita fosse ancora tutta da conoscere.
Nonostante le perplessità, posso dire che Julian è il miglior personaggio dell’intero libro. Lui è caratterizzato molto meglio di Isabel. Forse lo penso perché ha saputo conquistarmi fin dal prologo, ma davvero andando avanti con la storia si sente molto più la sua forza, la sua voglia di vendetta e la sua furia, rispetto a tutto ciò che concerne Isabel. Trovo che lei sia un semplice personaggio che deve permettere alla storia di Julian di rivelarsi.
Verso la fine certe situazioni le ho trovate un po’ assurde, ma forse perché dalla storia mi aspettavo tutt’altro. Ritengo che sia troppo piena di intrighi inutili, quando in realtà ci si poteva soffermare solo su alcuni e approfondirli meglio. Infatti, da certe situazioni mi aspettavo decisamente qualcosa di diverso rispetto a ciò che poi in realtà è avvenuto.
Però vi dirò che ci sono state delle scene molto carine che mi hanno fatto sorridere e anche emozionare, per questo il mio voto non è assolutamente negativo e non lo giustifico per la giovane penna. Si sente che la scrittrice ha qualcosa da dire e, con l’esperienza, potrà certamente farlo nel migliore dei modi.
Inoltre, la copertina del romanzo è davvero perfetta e molto attinente alla storia. La Triskell Edizioni è una delle poche case editrici che si rendono conto di quanto siano importanti le copertine!
Recensione a cura di:
Editing a cura di:
Commenti
Nessun commento ancora.