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«Vedevo benissimo quanto sarebbe stato facile innamorarsi di lei. Esattamente come cadere: senza sforzo. Impedirmi di amarla era l’opposto, era arrampicarmi su uno strapiombo, una mano dopo l’altra, un’impresa estenuante, come se possedessi soltanto le forze limitate di un umano».
Quando Edward Cullen e Bella Swan si sono incontrati in Twilight, una storia d’amore destinata a diventare iconica ha avuto inizio. Ma finora questa storia è stata raccontata soltanto dal punto di vista di Bella. Finalmente, i lettori possono conoscere la versione di Edward in quest’attesissimo nuovo romanzo, Midnight Sun.
Vissuta nei panni del bellissimo vampiro, questa storia assume una veste tutta nuova, decisamente più cupa. L’incontro con Bella è la cosa più spaventosa e più intrigante che gli sia mai successa nella sua lunga vita da vampiro. Mentre apprendiamo nuovi, affascinanti dettagli sul suo passato, capiamo perché questa sia la sfida più difficile della sua esistenza. Come può seguire il suo cuore, se ciò significa mettere Bella in pericolo?
Con Midnight Sun Stephenie Meyer ci fa tornare in quel mondo che ha incantato milioni di lettori e ci regala un epico romanzo sui piaceri e sulle devastanti conseguenze dell’amore immortale.
Abbiamo aspettato oltre dieci anni. Dieci anni in cui, diciamolo, Edward e Bella non hanno mai smesso di far parte della nostra vita. Dieci anni in cui i pensieri di Bella ci sono stati ben chiari mentre quelli di Edward ci erano oscuri. Dieci anni in cui ognuna di noi ha immaginato la mente del vampiro vegetariano più famoso al mondo. Poteva restare tutto così, libero di essere interpretato a nostro piacimento, libero di essere costruito nel modo più romantico possibile, secondo i colori che ognuna di noi dà all’amore che trascende ogni cosa, anche la vita… Edward, immortale, bellissimo, inarrivabile, bravo in tutto, alla fine pure dio (o demone) del sesso, che si strugge per Bella, umana, fragile, impacciata, con un’autostima pari ai centimetri di neve in spiaggia in pieno agosto. Edward poteva essere davvero perfetto, e per molte di noi era così, quindi perché distruggerlo riducendolo a un vampirello insicuro, pieno di paranoie e soprattutto stalker?
Ebbene sì, Edward Cullen, dopo tanti anni passati a contare i nostri stessi sospiri, ci apre in modo alquanto magnanimo la sua mente… e sì rivela uno stalker di altissimo livello. Lo ripeto, Cullen, uno stalker. Ed è un vampiro. Insomma, un vampiro dannatamente stalker, e lo ammette lui stesso, attraverso la penna di “mamma Meyer”, pagina 91:
“Come uno stalker. Uno stalker ossessionato. Un ossessionato vampiro stalker.”
Grazie, Stephenie, non avrei saputo descriverlo meglio di così.
Ma partiamo dall’inizio.
“Era il momento della giornata in cui più di tutti desideravo poter dormire. Liceo. Oppure la parola giusta era purgatorio?”
Con questo entusiasmo entriamo nella mente di Edward, questo il principio della sua versione della storia.
In “Midnight Sun” la descrizione della noia, che attanaglia la vita del vampiro sberluccicante e con una predilezione per i puma, è la prima emozione che incontriamo.
Poi però a Forks arriva Bella, insomma la storia la sappiamo, non è il caso che la ripeta nei dettagli: esattamente come in Twilight, si incontrano, lui vorrebbe subito ucciderla, poi la rifiuta, ma il sangue di lei lo chiama come nessun altro essere vivente, lui combatte contro il mostro che sente ruggire dentro di sé, e quando finalmente riesce a chetarlo, ecco che esce fuori la parte più tediosa e melensa: parte un rigoroso pedinamento mentale attraverso i pensieri di chi circonda Bella (non dimentichiamo che la mente di lei è l’unica che Edward non riesce a leggere… ovvio), e fisico (appostamenti strategici e capatine notturne dalla finestra).
Due piccoli esempi, giusto per darvi un assaggio malinconico di ciò che poteva essere e invece non è.
Pag 129: “Mentre la vedevo rigirarsi, provai disgusto per me stesso. Come potevo considerarmi migliore di un semplice guardone? Non lo ero. Ero molto, molto peggio.”
Pag 145: “Aspettai, combattuto, la sua reazione. Desideravo che finalmente capisse e pensavo che sarei morto se l’avesse fatto. Quanto ero melodrammatico.”
Che palle, perdonate il francese.
E dopo altre 640 pagine circa (il tomone dedicato a Edward ne conta 780 prima della parola” fine”) il mio commento non cambia. Ne sono dispiaciuta? Accidenti, sì!
In “Midnight Sun” mi aspettavo di conoscere a fondo le mille sfaccettature del potente legame esistente tra i membri del clan Cullen, invece, a mio parere, anche questo non viene sviscerato del tutto. Il rapporto tra Edward e Carlisle, quello tra Edward e Alice, il dolce tocco materno di Esme, il rifiuto di Rosalie nei confronti di Bella, il richiamo del sangue umano patito da Jasper, l’essere guascone di Emmett, tutto è stato accarezzato, nulla è stato davvero analizzato. Pochi tasselli per un puzzle che avrebbe potuto contenerne migliaia. Questo sì che avrebbe dato alla storia di Edward un altro sapore.
Inoltre, nonostante litri di inchiostro riguardante le sue mille paranoie, Edward non mi ha trasmesso il dolore e il tormento che mi aspetto da un immortale succhiasangue. Ho letto una disperazione adolescenziale che, a parer mio, davvero poco ha a che fare con il potenziale egocentrico, egoista, edonista e in parte autodistruttivo dei vampiri. Ahimè, la sua sete non ha placato la mia. E lo dico con profondo sconforto.
Però una nota positiva “Midnight Sun” ce l’ha: i flashback riguardo la vita passata di Edward, la sua sete dopo la trasformazione, la lotta per tenere a bada il potere di ascoltare la mente altrui, la ricerca di un proprio, precario, equilibrio. Ma anche questi sono pochi, avrei voluto di più. Avrei desiderato conoscere meglio “Edward Cullen prima di Bella” così come, a dire il vero, continuo a desiderare una eventuale storia tra Jacob e Reneesme. Questo sì, continuo a pensarlo, è un libro che varrebbe la pena leggere, sperando che la penna di zia Stephenie torni a colorare le parole con le emozioni che abbiamo scoperto in Twilight tanti, troppi anni fa.
“Midnight Sun” mi ha lasciato ben poco, purtroppo. Credetemi, ho fatto fatica a finirlo, così come, in parte, ho fatto fatica a scrivere il mio pensiero (che ricordo, è del tutto personale) su questa versione della storia dal punto di vista di Edward. A ogni modo non ne sconsiglio la lettura, non potrei mai farlo, soprattutto a chi ha amato e ama la storia tra Edward e Bella, ma siate pronte a tutto, alcune ne rimarranno incantate perché ancora abbacinate dal ricordo, altre, come me, sospireranno con un velo di tristezza.
Amo i vampiri, forse quelli vegetariani non rientrano tra i miei preferiti, ma Edward Cullen è uno personaggio che in qualche modo mi ha sempre affascinata, e continuerò a immaginarlo nella mia mente come me l’ha regalato “Twilight”…
Così il leone si innamorò dell’agnello…
Che agnello stupido…
Che leone pazzo e masochista…
Recensione a cura di:
Editing a cura di:
Twilight
New Moon
Eclipse
Breaking Dawn
Midnight Sun
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