Brad De Luca è peccato allo stato puro. Non è solo l’aspetto a renderlo pericoloso, ma anche la cieca arroganza che domina ogni suo più piccolo gesto. La cosa ancora più frustrante per Julia Campbell, tirocinante presso lo studio legale di Brad, è che lui sarebbe in grado di farle fare qualunque cosa. Lui è abituato a vincere sempre e Julia non sa mai cosa aspettarsi quando se lo ritrova vicino. Lei ha rinunciato alla tranquillità, ai rapporti convenzionali, lasciandosi sedurre dal mondo che Brad ama e frequenta, e spogliandosi troppo in fretta di ogni inibizione. Un omicidio inaspettato, però, provoca una battuta d’arresto nella loro relazione. Una scia di sospetti che conducono a Brad costringono Julia a scegliere e le conseguenze saranno impossibili da prevedere.
In “Peccato d’innocenza”, primo volume della trilogia, avevamo lasciato Julia Campbell alle prese con un… trio, beata lei.
La carica sensuale di Brad De Luca l’aveva travolta e la relazione, iniziata per vezzo e tenuta nascosta sul posto di lavoro, diventa ben presto qualcosa di travolgente e, se condividere le fantasie di Brad è il solo modo per averlo, Julia è pronta ad acconsentire.
Non aspettatevi, però, una donna priva di polso; Julia è giovane, ma sa quello che vuole e sa come prenderselo. È pronta a condividere i giochi di Brad, ma non a essere il suo giocattolo. E, forse, è per questo che Brad inizia a trattarla da compagna. È possessivo, a volte primitivo e irritante, ma sa quando è il momento di cedere a lei il potere, e concederle più di qualche briciola di sé. A cominciare dal lavoro, perché Julia è decisa a continuare a lavorare per Clarke Broward, il socio di Brad con cui lui non naviga in buone acque.
“Non provare neanche a comportarti da capo. Preferisco lavorare con Clarke che stare sotto di te.”
“Ci sarebbero così tante battute che potrei fare per le tue ultime parole, ma eviterò, perché non sono solo.”
Ma, quando Broward viene trovato morto nello studio e Julia ha sentito una discussione che non avrebbe mai dovuto ascoltare, tutto vacilla e anche per Brad è il momento di mettersi in discussione.
In questo secondo romanzo, “Maliziosa innocenza”, assistiamo proprio a una crescita di Brad che si rivela un personaggio complesso, pieno di sfaccettature, fino a una sorprendente verità. E se aggiungiamo un pizzico di giallo e suspense, gli ingredienti per tenere il lettore incollato alle pagine ci sono tutti. Purtroppo, questo è un volume di raccordo, e ne paga un po’ le conseguenze.
Plauso, come sempre, ad Alessandra Torre che è bravissima a creare atmosfere hot e intrecci mai scontati; per questo non resta che attendere il terzo e ultimo libro della trilogia.
Recensione a cura di:
Editing a cura di:
Commenti
Nessun commento ancora.