Mentre il mondo dei mortali scivola nel caos, travolto da una guerra in cui divinità, Puri e Mezzosangue si affrontano senza esclusione di colpi, Alex per la prima volta non sa cosa fare. La scioccante sconfitta che ha lasciato sul suo corpo ferite indelebili ha segnato profondamente anche la sua anima, costringendola a dubitare di se stessa e delle sue reali capacità di mettere fine a quell’insensato conflitto una volta per tutte. Come se non bastasse, gli ostacoli che separano lei e Aiden dalla felicità sembrano moltiplicarsi, e l’idea di doversi fidare di un nemico letale per scendere ancora una volta negli Inferi e liberare uno degli dei più potenti e pericolosi di tutti i tempi è a dir poco destabilizzante. Ma la resa dei conti è ormai imminente, e Alex sa che sarà messa di fronte a una scelta terribile: la distruzione di tutto ciò che ha di più caro… o la propria fine.
“Giurai a me stessa che quella sarebbe stata l’ultima volta in cui avrei dovuto scegliere tra volere e dovere.”
Alexandria si è risvegliata: ora è l’Apollyon e si appresta a diventare lo Sterminatore di dèi.
Ritroviamo una Alex al limite della possessione demoniaca, esaltata dai nuovi poteri e dalla forza acquisiti, insomma un po’ come un tossico in preda a una crisi d’astinenza. Tratta male tutti e colpisce i punti deboli di ogni persona che le si avvicina: una vera e propria stronza.
Dopotutto la cordicella che la lega a Seth, il primo, è diventata più forte e lui la circuisce parlandole attraverso la mente e facendole credere di fare la cosa giusta.
Fortunatamente però, Aiden e i suoi più cari amici sanno che, da qualche parte, la vera Alex è nascosta, e non si arrendono finché non l’avranno ritrovata.
Ah, Aiden… * sospiro * Quel biondino dagli occhi d’argento, Puro, innamorato di una Mezzosangue, colui che è andato oltre le regole della società in cui vivono e che riesce a penetrare quel guscio che è diventato il corpo di Alex riportandola alla “normalità”.
“Le sue labbra andavano alla ricerca di ogni cicatrice, e dire che ce n’erano tantissime, eppure io non mi ero mai sentita così bella come in quel momento.”
Così, l’Apollyon piano piano ritorna in sé e ricorda… ricorda tutto ciò che le è accaduto: la lotta crudele con Ares che le ha lasciato cicatrici in tutto il corpo, sfigurandola; ricorda le cattiverie che ha detto e fatto alle persone che le vogliono bene, e tutto ciò la fa cadere in uno stato di depressione, ma le fa anche acquisire la consapevolezza di dover rimediare a tutto ciò che è stato.
La guerra finale sta per aver inizio e bisogna trovare una soluzione per evitare la fine del mondo, e la vittoria di un Dio psicopatico qual è Ares.
Per farlo, Alex dovrà diventare lo Sterminatore di Dei al posto di Seth, rischiando la propria vita a fronte di qualcosa più grande di lei.
E Seth, dove lo mettiamo? In questo ultimo capitolo rinsavisce e conscio delle atrocità che ha compiuto, delle azioni che quelli che credeva alleati nella parte del giusto hanno fatto, ritorna sui suoi passi e decide di aiutare Alex e il suo gruppo.
Siamo partecipi di tutto il suo dolore: cerca di celarlo, di respingerlo nel profondo, ma nelle azioni che compie, nelle parole non dette o dette con sarcasmo, sentiamo i suoi sentimenti più difficili da superare.
“Hai mai ucciso una persona innocente?” Abbassai lo sguardo e scossi la testa. “No.” “Io sono arrivato a quel livello. Tu magari hai baciato un ragazzo che non avresti dovuto baciare. O forse hai agito senza riflettere bene” rispose lui. “Forse hai ferito i sentimenti di qualcuno o hai preso la decisione sbagliata, ma niente di quello che hai fatto tu si avvicinerà mai a quello di cui sono responsabile io.”
Alexandria, Seth e Aiden stringono patti con Ade e, si sa, il dio degli inferi non chiede caramelle e dolcetti in cambio di favori.
Tutto in questo libro è difficile, ma le scelte vanno compiute anche se comprendono sacrifici più grandi di loro, diciamo pure enormi.
La battaglia è giunta e i nostri protagonisti combatteranno senza esclusione di colpi, arrivando a un finale dolceamaro che fa versare lacrime infinite.
Non posso dilungarmi sulla vicenda: la trama, sulla quarta di copertina, non me lo consente, ma…
Ho sentito dire tante cose sulla serie Covenant: uguale alla serie “The Vampire Academy”; lenta; tutto accade all’interno di quattro mura e “ho mollato al primo libro”.
Sarà che non ho letto la serie sopra citata, sarà che l’autrice è mia “suocera”, sarà quello che volete, ma chi ha letto solo il primo si è perso tanto. Perché, se è vero che “Tra due mondi” è realmente svolto in una scuola, nei seguiti, soprattutto ne “L’ombra di Ares”, escono da quel contesto, hai voglia se escono.
Quindi concludo dicendo: avete presente l’ultimo romanzo di una serie che vi è piaciuta tantissimo? Avete presente quel senso di perdita che vi accompagna per giorni e giorni dopo aver letto la parola “FINE” in quell’ultima pagina? Avete presente l’esitazione che colpisce a ogni capitolo perché, controllando l’indice, scopri che sei esattamente a metà e vorresti tornare indietro e rileggere parola per parola per tardarne la conclusione? Ecco, io mi ritrovo perfettamente in questa situazione: il Kindle in mano, un altro libro da leggere, ma la mente alla costante ricerca di quei personaggi, buoni o cattivi, che tanto ami. E loro non ci sono.
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