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Con l’arrivo del suo trentesimo compleanno, Emma Harrison ha scoperto di desiderare un figlio. Peccato che non ci siano principi azzurri all’orizzonte. E quando il suo migliore amico si tira indietro come possibile donatore, le opzioni scarseggiano. C’è sempre la banca del seme, ovviamente, ma Emma vorrebbe sapere qualcosa di più del padre di suo figlio. Aidan Fitzgerald è noto per essere un donnaiolo. È raro che gli venga rifiutato qualcosa, specialmente in camera da letto. Ma quando Emma si fa beffe delle sue avance alla festa di fine anno dell’ufficio, si scopre più attratto da lei di quanto vorrebbe ammettere. Si presenta così alla sua porta con un’offerta vantaggiosa per entrambi: sarà lui il padre del bambino se Emma acconsentirà a concepirlo naturalmente. L’accordo è bizzarro, ma Aidan, dopotutto, ha un certo fascino e Emma è tentata di accettare. Riuscirà a mantenere gli incontri con Aidan su un piano puramente fisico? E frequentare Emma servirà a smussare il carattere di un insopportabile dongiovanni?
Emma, quasi trent’anni e nessun uomo. Emma desidera avere una famiglia, un figlio e vuole farselo da sola.
Quando il suo migliore amico, donatore in pectore, si tira indietro perché il fidanzato non gradisce, a lei si spezza il cuore. Però, per uno strano caso, il suo collega Aidan, sciupafemmine che di più non si può, l’uomo che lei aveva sgarbatamente rifiutato ad una festa aziendale, si offre come padre biologico, e lì cominciano i guai…
Questa la storia in poche righe, anche se, ho scoperto leggendo, c’è un secondo volume che racconterà come finisce.
Ora vi racconto i due personaggi, entrambi trentenni in carriera: ma davvero? In qualche momento pensavo stessi leggendo uno YA, visti i pensieri e le azioni dei nostri! Lei decide di mettere al mondo un bambino per sentirsi meno sola, ma non vuole rivolgersi a una banca del seme perché teme che il padre biologico possa essere (!) un serial killer… Lui, il signor tiscopo-tiscordo, all’improvviso è talmente affascinato da offrirsi purchè la fecondazione avvenga… in modo classico. Ma niente, lei rifiuta, poi ci ripensa, poi ci ripensa ancora, poi accetta e poi… Potrei continuare all’infinito, e neanche riuscire a raccontare tutto.
In tutto questo, le pagine scorrono piuttosto faticosamente, illuminate ogni tanto da qualche frase arguta:
– Emma alzò gli occhi al cielo. “Perché all’improvviso mi sento come Scarlett O’Hara in Via col Vento quando si lamenta del fatto che le donne devono comportarsi da sciocche per trovare marito?”
“Beh, tecnicamente tutto questo non è per trovare marito. Hai solo bisogno di un’erezione o due”.-
Vi assicuro, la Katie Ashley della Vicious Cycle Series è assolutamente irriconoscibile, in questo romanzo, ed è un vero dispiacere…
Leggerò comunque il seguito, sperando che i due, in qualche modo, comincino a comportarsi da adulti.
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