Le montagne dell’Alto Adige, il maso di famiglia e un bimbo di tre anni. Sono queste le cose a cui Angelika, caparbia ventiquattrenne, non rinuncerebbe mai. E per Matthias, il figlio avuto da una breve relazione con Riccardo, Angelika è disposta a tutto. L’ha cresciuto da sola, senza dire nulla al padre: sapeva che i loro due mondi – lei precaria maestra di sci, lui giovane milanese di ottima famiglia – erano inconciliabili e che quel figlio non era frutto dell’amore, ma di un desiderio infuocato che li ha travolti per un paio di settimane, per poi sciogliersi come neve ai primi cenni di primavera. Così Angie si è dedicata completamente al piccolo, impedendosi persino di lasciarsi distrarre da un amore vero, maturo e potente: Rio è sempre stato un amico per lei e Matthias, ma adesso quel sentimento è cresciuto trasformandosi in qualcosa di molto più profondo, che freme per liberarsi dal bozzolo e spiegare le sue ali. Ma quando Riccardo torna a farsi vivo, tutto cambia: la vita di Angelika e delle persone che le vogliono bene si ritrova improvvisamente in bilico, sull’orlo del precipizio. Un romanzo gioioso e delicato, immerso nelle vallate innevate delle Dolomiti, dove le passioni scaldano la pelle e gli imprevisti confondono il cuore.
Dopo la bella prova data con “La finestra sul mare”, Sabrina Grementieri torna in libreria con “Il calore della neve”, che intreccia le vite di Angelika, Florian, Riccardo e del piccolo Matthias sullo sfondo di San Silvestro, piccolo borgo di montagna dell’Alto Adige, vicino alle piste da sci.
Angelika è una giovane maestra di sci, madre di Matthias avuto da una breve avventura con Riccardo, rampollo di una ricca famiglia milanese.
Sono passati quasi cinque anni da quella storia, lei e Riccardo non si sono più rivisti né sentiti e Angelika gli ha taciuto la gravidanza, sapendo che la loro relazione non si sarebbe mai trasformata in altro: troppo diversi per poter costruire una famiglia su un “errore”. Quando l’aveva conosciuta, del resto, Riccardo era stato chiaro sui passi che avrebbe compiuto nel futuro: un master prestigioso negli Stati Uniti prima di seguire i passi del padre armatore e raggiungere così una giusta posizione nell’azienda di famiglia; nessun accenno a una possibile storia d’amore; gli affetti procrastinati a un domani lontano.
Angelika non se l’era sentita di dirgli la verità: due settimane non cambiano il corso di una vita. O sì? Per lei l’arrivo di Matthias era stato un uragano, l’aveva travolta, ma anche colmata di un amore impossibile da spiegare. Un amore totale, in grado di spazzare via paura e stanchezza. E, così, lei era rimasta a San Silvestro, vivendo nel maso con la nonna, anche dopo che i suoi genitori si erano trasferiti a Padova.
Senza il fratello, Andreas, che vive su una piattaforma petrolifera la maggior parte dell’anno, è l’amico Florian la figura di maschile di riferimento di Matthias che l’adora, ricambiato. “Un amico grande” per Matthias che, forse, vorrebbe un ruolo diverso nelle vite di entrambi. Amici, Florian e Angelika, su cui i pettegolezzi del borgo si erano sprecati, a partire dalle persone vicine al ragazzo che conoscono i veri sentimenti che lui prova da tempo e che tenta costantemente di arginare. Quello che molti ignorano è, però, che tra i due era successo qualcosa durante un viaggio in Africa, al ritorno dal quale Angelika aveva fatto un passo indietro per non rovinare la loro amicizia, mentre Florian avrebbe voluto di più.
Un equilibrio precario che rischia di venire meno quando, in piena stagione turistica, a San Silvestro si ripresenta Riccardo; e Florian ha più di un motivo per temere di perdere Angelika.
Come è possibile per Angelika continuare a nascondere un segreto del genere, in un borgo così piccolo, quando in più Matthias assomiglia incredibilmente a Riccardo e molti ricordano la storia che aveva avuto con lui qualche anno prima?
Sabrina Grementieri non delude nemmeno questa volta, costruendo una storia credibile fatta di bisogni, sentimenti e legami di appartenenza. Con una scrittura piana e classica che mi aveva piacevolmente colpita già in La finestra sul mare, Il calore della neve è un romanzo sentimentale dove la scelta linguistica, mai fuori luogo, mai sopra le righe, è perfettamente dosata e rende la lettura piacevole e scorrevole. Bene la caratterizzazione dei personaggi, soprattutto i secondari: dal piccolo Matthias al burbero Florian, per passare all’inconsistente Riccardo, uomo perennemente ragazzino circondato da amici tronfi e volubili come lui e soffocato da una madre ingombrante che, per colmare il proprio vuoto affettivo, è pronta a dare battaglia legale per chiedere il riconoscimento e l’affidamento di Matthias, anche al costo di estromettere Angelika dalla vita del figlio.
Bella la parte finale del romanzo, dove si resta incollati alle pagine pur di sapere come i due fili narrativi vengano riannodati e portati a compimento.
Un romanzo di sentimenti dove la famiglia, nel senso più ampio possibile, viene raccontata in tutta la sua forza non priva di contraddizioni.
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