49 a.C.
La guerra civile che cambierà per sempre il volto di Roma è alle porte.
Il Generale Gaio Giulio Cesare ha bisogno di un’arma unica per portare a termine il suo disegno. La III Legio Gallica sarà lo strumento per contrastare il tradimento di Labieno perché sarà composta dai migliori soldati Romani, Italici, Galli e Germani. E proprio in Gallica si riuniscono quattro legionari: la fedeltà a Cesare li ha fatti incontrare, la guerra ha forgiato la loro amicizia, la nuova missione li riporta a marciare insieme, stavolta verso l’Urbe.
Quinto, il centurione Primipilo della III Legio, dovrà amalgamare soldati di tradizioni e culture molto diverse. Il suo giovane amico Tullio dovrà fare i conti con l’arrivo inaspettato di Camilla, una donna unica nel suo genere, le cui capacità nel forgiare le spade la renderanno preziosa per lo stesso Generale. Per Dalmatico è arrivato il momento di affrontare gli incubi che lo tormentano da anni, mentre il brillante ingegnere Paulo inizierà a chiedersi se davvero Cesare sia un bene per la Repubblica o se questa lotta tra Romani non sia un tradimento.
La marcia verso Roma ha inizio ma, ancora prima di varcare il Rubicone, un’uccisione misteriosa mina la precaria fiducia tra i legionari, gettando un’ombra di sospetto sulla Legio e sulla missione. In una corsa contro il tempo, i quattro dovranno giungere alla verità prima che sia troppo tardi…
Ambientato in un periodo storico ben noto e concitato, “Gallica” racconta di un quartetto di legionari a riposo che, richiamati in servizio sotto le insegne della neo-nata III Legione, tornano al comando di Giulio Cesare che si appresta a passare il Rubicone; uomini che, pur diversi per età e provenienza, sono legati da una amicizia fraterna e dal passato comune.
Questi fieri romani si ritrovano dunque a dover addestrare truppe provenienti dalle più disparate Tribù Transalpine e Cisalpine, ad affrontare sospetti, diffidenze ed una morte violenta che potrebbe far saltare la debole fiducia che faticosamente i militi tentano di ottenere da truppe così poco disciplinate:
Dalmatico corrugò la fronte mentre osservava i movimenti scomposti dei Galli con cui avrebbe dovuto combattere. Aveva chiesto loro di correre, ma erano lenti e scoordinati, per non parlare del caos di braccia e gambe che aveva visto dopo che gli aveva ordinato di disporsi a testuggine.
Tenera la figura di Camilla, abile forgiatrice di gladii, che si ritrova coinvolta per amore di Tullio e per volontà di Cesare nei destini della Legione:
Tu non morirai, non armato con la spada che ti farò.
Buona la narrazione del clima di sospetto e di apprensione, dovuta ad un evento violento e apparentemente oscuro che scompagina gli avvenimenti.
Appena accennata, la vicenda di Livio e Marcella, lascia invece qualche interrogativo.
Ritengo “Gallica” un romanzo che avendo un buon numero di personaggi da raccontare, ne approfondisca solo in parte le caratteristiche psicologiche e un po’ mi è mancato, questo sguardo interiore.
La narrazione dei fatti che si susseguono l’ho trovata confusa, probabilmente a causa della complessità degli avvenimenti e qualche imprecisione affiora nei ruoli e nella provenienza sociale delle figure principali e secondarie, poiché il censo di provenienza indicava piuttosto rigidamente gli incarichi da ricoprire. Qualche refuso nella prima parte.
Consiglio la lettura a coloro che amano le narrazioni corali e per cui l’ambientazione è assolutamente di contorno alle vicende.
Recensione a cura di:
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Grazie mille per la recensione!