Fabbri Editore – Acquistabile qui
Francesca ha quarant’anni, un (quasi) ex marito arrogante e meschino, due figli che stanno lasciando il nido e una madre anaffettiva. La sua è un’esistenza in gabbia, in cui il vuoto è ormai diventato una presenza dolorosa e costante. Quando si guarda allo specchio prova un senso di smarrimento da togliere il fiato, ma è proprio nel momento in cui la vita sembra averle già svelato tutto che il vento inizia a cambiare. Un vento toscano, che la porta a trascorrere l’estate da sola in Maremma allontanandosi dalla quotidianità e da ciò che conosce. A contatto con la natura e con passioni che credeva dimenticate, Francesca farà i conti con i sensi di colpa, con ciò che gli altri si aspettano da lei e con ciò che lei desidera veramente. E imparerà che prima di prendersi cura degli altri, deve imparare a prendersi cura di se stessa.
Francesca vive con il marito da separati in casa, i figli sono ormai grandi, una studia all’estero, l’altro è in ritiro con la squadra di canottaggio; è una donna che ha rinunciato a molto per la famiglia, quella di origine e quella da lei creata. È sempre stata un passo indietro ai suoi sogni, alle sue ambizioni, ai suoi desideri; sono venuti prima i sogni, le ambizioni, i desideri di Giulio, l’ex marito -chef con vocazione televisiva che sogna l’apertura di un secondo ristorante a Milano- che, malgrado la separazione, si ostina a vivere sotto lo stesso tetto e a trattare Francesca come un aiutante, un socio che dovrebbe togliergli di dosso fastidi e incombenze economiche. Neanche la madre di Francesca sembra capirla, narcisa come Giulio, vive in maniera tossica e parassitaria sulla figlia, rinfacciandole di essere la causa della fine del suo matrimonio e una figlia assente e menefreghista, specie dopo l’incidente di salute occorso al padre.
Costretta dal senso di responsabilità che sembra gravarle addosso, Francesca fugge in Maremma, in una tenuta di proprietà della prozia Esmeralda, donna emancipata e pecora nera della famiglia, amica più che parente, e l’unica che sembra capirla.
Lì Francesca, dopo giorni in cui la solitudine assumerà i contorni di un’amica/nemica, rifiorirà lentamente, prendendo coscienza degli errori fatti e di quelli subiti; conoscerà i vicini e s’innamorerà di Riccardo, un uomo con alle spalle un fallimento matrimoniale simile al suo.
Ma rifiorire non basta e occorre sapersi perdonare per poter vivere davvero una seconda possibilità.
“Esprimi un desiderio” è una buona prova narrativa che conferma la capacità di Sabrina Grementieri di costruire storie possibili, ambientate in Italia e con protagonisti reali, il tutto realizzato da uno stile classico, che ormai è la sua cifra stilistica, e da un’innata bravura nelle descrizioni, che conducono il lettore fin dentro le pagine.
Attenta ai dettagli, l’autrice fornisce un solido background a ogni personaggio, principale o secondario che sia, e i dialoghi -o i silenzi in alcuni casi, in questo romanzo- sono sempre aderenti al contesto, mai esagerati, mai inopportuni.
Non siamo davanti a un romance contemporaneo, ma a un romanzo di narrativa al femminile in cui molte donne possono riconoscersi, soprattutto nei sacrifici e nelle rinunce di Francesca, nella sua voglia di riscatto, nel suo bisogno di essere amata e nella grinta con cui decide di riprendere in mano la propria vita.
Perché, a volte, il desiderio da esprimere è cercare di essere di nuovo felici.
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