L’ultima cosa che Vaughan Hewson si sarebbe aspettato di trovare nella casa in cui ha trascorso l’infanzia è una sposina con il cuore spezzato. Nella sua vasca da bagno, per giunta. Lydia Green ha scoperto che l’amore della sua vita l’ha tradita persino alla vigilia delle nozze. E per giunta con il testimone. Il colpo di grazia, per lei. E così è scappata e si è nascosta in quella casa, troppo sconvolta per pensare a cosa avrebbe fatto nel caso in cui fosse tornato il proprietario. Vaughan è l’esatto opposto dell’uomo perfetto e rispettabile con il quale Lydia stava per sposarsi. È un musicista ma si mantiene con un lavoretto in un bar che gli consente a stento di sbarcare il lunario. Eppure, fidarsi delle apparenze non ha portato Lydia a trovare la felicità… Tutt’altro. Forse, allora, è il caso di cominciare a prendere decisioni col cuore invece che con il cervello. E finalmente, a lasciarsi un po’ andare…
Finalmente è arrivata in Italia la nuova serie di Kylie Scott, la Dive Bar, spin off della Stage Dive, che aveva come protagonisti i componenti della omonima band (e se non l’avete già letta vi consiglio di recuperarla, e in fretta).
Il primo volume, “Dirty”, racconta le vicende amorose di Lydia e Vaughan, quest’ultimo già incontrato nei precedenti libri. Vaughan è un musicista in crisi, la sua carriera ha subito una battuta di arresto in seguito allo scioglimento del gruppo di cui faceva parte, ed egli ritorna al suo paese con l’intenzione di mettere in vendita la casa di famiglia e racimolare così un po’ di soldi utili a ripartire con un nuovo progetto musicale. Nella vasca da bagno di casa sua si è nascosta intanto una giovane Lydia in abito da sposa, in fuga dalle nozze che avrebbe dovuto contrarre con l’uomo che lei reputava perfetto, e che solo quel giorno ha scoperto essere un ipocrita bugiardo, intenzionato a sposarla solo come copertura sociale al suo essere omosessuale e alla sua relazione col testimone di nozze. Fin dal loro primo sguardo, Vaughan e Lydia rimangono colpiti l’uno dall’altro, tanto che Vaughan la invita a rimanere ospite in casa sua fin quando entrambi non dovranno andar via. Alla loro storia si intrecciano quelle dei familiari e amici d’infanzia di Vaughan, a partire da sua sorella Nell, proprietaria del Dive bar.
Il romanzo è narrato in prima persona dal pov di Lydia e gli eventi si svolgono tutti nell’arco di un paio di settimane. Due settimane in cui succederanno tante cose, tanti cambiamenti si avvicenderanno nella testa dei nostri personaggi, nel loro cuore e nella loro vita reale: un percorso auto cognitivo che li porterà a crescere e compiere scelte meno scontate per il loro futuro individuale e come coppia.
La felicità bisogna trovarla dentro di sé. Finalmente l’avevo capito. Potevo trovarmi una casa tutta mia, costruirmi un futuro con le mie mani. Non dovevo per forza fare affidamento su qualcun altro che mi facesse sentire magicamente importante, che mi facesse sentire a casa. Potevo diventare una persona forte, da sola.
Normalmente non amo molto i romanzi in cui sentimenti profondi nascono e crescono così in fretta, ma in questo libro non ho percepito i limiti legati all’instant love, grazie all’ottimo approfondimento psicologico dei personaggi. Il romanzo nel suo complesso è molto piacevole, alternando momenti forti e intensi a livello emotivo a momenti passionali e ad altri di grande ilarità. Ottima anche la traduzione italiana. Chicca imperdibile la presenza in una scena del romanzo di Malcom, il batterista follemente geniale degli Stage Dive, che è il personaggio che più ho amato nella serie precedente.
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