Roxie Logan è in fuga da un ex fidanzato molesto che non sembra intenzionato ad accettare la parola fine per la loro relazione. L’ultima cosa che desidera è farsi incastrare di nuovo dall’amore. Sfortunatamente, nell’istante esatto in cui posa gli occhi su Hank Nightingale, capisce che i problemi non tarderanno ad arrivare: lui è un ragazzo a modo, con dei princìpi e una vita inquadrata, in pratica… Tutto il contrario di lei. Purtroppo, però, non serve a nulla cercare di tenerlo a distanza, perché Hank vuole starle vicino (molto vicino) per aiutarla a risolvere i suoi innumerevoli problemi. In effetti i guai non sembrano dar tregua a Roxie, che si troverà coinvolta in rapimenti, inseguimenti d’auto, party nell’alta società e persino una notte folle in una casa infestata. Riuscirà tutto questo a convincere Hank che la ragazza di cui si è innamorato non fa proprio per lui?
Va bene… Tiro il fiato, mi asciugo le lacrime date dal gran ridere e provo a parlarvi di questo romanzo…
Mi viene in mente una parola: travolgente!
Sì, lo ammetto, ho un debole per le storie della Ashley, adoro le sue figure femminili, dolcissime squinternate ragazzacce, e i maschioni che le accompagnano (un concentrato elevatissimo di testosterone di ottima qualità), avventura per avventura.
Stavolta tocca a Roxie, che arriva a Denver in fuga, e a quel gran pezzo di Hank Nightingale ( un cognome, una garanzia).
Appena Roxie mette piede al Fortnum’s, la libreria-caffetteria di India Savage ( e chi ha letto i volumi precedenti sa di cosa parlo), rimane folgorata:
– Mi ero fermata dopo essere entrata e poi sono rimasta senza fiato quando ho dato un’occhiata ai divani.
Seduto sui divani c’era un gruppetto di uomini che bevevano caffè. Non uomini qualsiasi. Sembrava un convegno della rivista <<GQ>> e che tutti i ragazzi più belli avessero deciso di prendere un caffè da Fortnum’s prima di andare a un seminario su come fare i conti con il fatto di essere incredibilmente, dannatamente uno schianto.
Ce n’erano cinque. Due si assomigliavano parecchio, come fossero fratelli. Ma, tra tutti, solo quello con gli occhi color whisky ha attirato la mia attenzione. Loro mi stavano guardando tutti, ma nel momento in cui i miei occhi si sono fermati su Whisky, mi è girata la testa e sono dovuta rimanere impalata, o sarei caduta giù svenuta. –
Da qui parte una sarabanda impazzita di dialoghi esilaranti, avventure al cardiopalma, entrate e uscite di tutti i personaggi già conosciuti nei precedenti volumi, inseguimenti, rapimenti, liberazioni, spettacoli di spogliarello e feste, abiti da drag queen, matrimoni da organizzare, notti sexy e baci da perdere la testa… Tutto l’armamentario a cui la Ashley ricorre, insomma, e tante, tante risate.
La storia, come sempre, è narrata con la voce della protagonista e questo ci chiarisce i pensieri, i timori, le speranze di Roxie, la paura di non essere “giusta” per Hank, il desiderio di amare ed essere amata.
Perché le protagoniste della Ashley hanno un pregio assoluto: non si prendono sul serio. Sono folli e dolcissime, sorelle/amiche per la pelle, e chiunque arrivi è sempre e in ogni circostanza benvenuto e accolto.
E gli uomini, belli, grossi, maschi e pericolosi, in realtà pare siano solo la splendida cornice entro cui le personalità esplosive delle nostre eroine possano mostrarsi al meglio, perché in queste storie loro, le ragazze, sono tutto:
– Ho guardato il soffitto. “Gli uomini di Denver sono matti”, ho detto.
Lui si è fatto avanti, mi ha preso la mano e mi ha tirato verso la porta. “Gli uomini di Denver sono uomini”, ha affermato.
Santo cielo. –
Tutto è bene quel che finisce bene, naturalmente, ma nelle ultimissime righe un flash, un’anticipazione, forse, sui prossimi protagonisti.
Toccherà finalmente a Vance, il nativo americano, cacciatore di taglie e bellissimo, trovare la donna che gli darà filo da torcere? Spero proprio di sì.
Santo cielo.
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