Puoi innamorarti di qualcuno che non hai mai incontrato?
Per Keeley sarebbe stato già un disastro aver preso il telefono sbagliato, l’ultimo giorno di scuola appena prima di partire per le vacanze estive. Ma il disastro si trasforma in una vera catastrofe quando scopre di aver preso per errore quello dell’odioso, egocentrico Talon, che tra l’altro è appena partito per il ritiro di football… con il suo telefono. Con riluttanza, i due decidono di inoltrarsi reciprocamente i rispettivi messaggi per una settimana. E così, giorno dopo giorno, Keeley inizia a conoscere un altro lato di Talon, che non le dispiace per nulla. C’è molto oltre la facciata dell’atleta sbruffone che la maggior parte delle persone vede. E inizia a esserci molto di più anche nel cuore di Keeley riguardo a Talon. Troppo. Messaggio dopo messaggio, riesce a esprimersi come non le era mai capitato, e sente che potrebbe davvero diventare la persona che ha sempre voluto essere. E quando i due finalmente, dopo sette lunghi giorni, si incontrano per scambiarsi i telefoni, scocca la magica scintilla. Ma, mentre Keeley ha giocato a carte scoperte, Talon nasconde un segreto che li riguarda. Qualcosa che potrebbe cambiare la loro relazione. E quando Keeley lo verrà a sapere, potrà fidarsi ancora di lui?
No, questa non era una recensione programmata.
Ma, sapete, ci sono dei libri che fanno così tanto parlare, soprattutto grazie alle case editrici che li pubblicizzano fino allo sfinimento, che la curiosità ha la meglio e senti il bisogno di leggerli e, a volte, persino recensirli.
Ahia, spesso non va così tanto bene come si spera, vero?
Ebbene, uno dei libri in questione è “Destiny, un amore in gioco” di Lindsey Summers.
Avendo già letto “Phoneplay” di Morgane Bicail, che si basa più o meno sulla stessa storia (attrazione nata principalmente attraverso sms), e averlo considerato abbastanza carino da leggere, credevo di poter andare sul sicuro. Anzi, dalla trama ero davvero convinta che potessi almeno considerarlo bello.
Bene, niente di più falso. Forse l’ho letto in un momento sbagliato, forse mi aspettavo troppo e la mia critica è esagerata, ma a me questo libro non ha lasciato davvero nulla.
Non mi soffermo sul “fenomeno Wattpad”, perché voglio credere nei lettori e, principalmente, in chi scrive su quella piattaforma. Sono sicura che, se andassi a scovare, troverei davvero delle storie degne di essere chiamate tali e perciò mi domando perché queste vengano scartate per dar spazio ad altro. “Altro” che non meriterebbe la pubblicazione con una casa editrice degna di nota.
Voglio essere chiara: il problema non è tanto la storia (che in certi punti ho trovato davvero DAVVERO assurda), quanto il modo in cui viene raccontata.
Ritengo che i personaggi non siano caratterizzati a dovere. Le loro storie sono così striminzite da non essere riuscita a capirli. I loro caratteri, le loro azioni, sono sempre esagerati e melodrammatici. L’unico di cui si sa di più è Talon, uno dei protagonisti.
La storia parla di Keeley, una ragazzina dell’ultimo anno delle superiori che non sa cosa farne della sua vita: ha un’amica che ha le idee chiare sul futuro e la ignora per potersi dedicare allo studio; ha un fratello gemello super popolare perché capitano della squadra di football della scuola e, per il resto, lei non frequenta nessuno e si immerge nella lettura dei suoi amati libri.
La ragazza non ha idea su chi lei sia davvero, infatti è molto insicura e non capisce nemmeno cosa prova verso il ragazzo per cui crede di provare attrazione: Talon!
Inizia a conoscerlo perché, per sbaglio, si sono scambiati i loro rispettivi telefoni e cercano di inoltrarsi i messaggi vocali e gli sms che ricevono, almeno fino a quando non riusciranno a vedersi per poter riavere indietro il loro cellulare. Fin qui, tutto nella norma. La storia aveva ancora la possibilità di essere rivalutata, perché Talon è un ragazzino carino e sfacciato, e Keeley con lui riesce a essere se stessa, riesce a mostrare quel lato di sé che difficilmente viene fuori.
Ma, quando si incontrano per la prima volta, ecco che inizia tutto a ingarbugliarsi. Keeley afferma di essere la sorella di Zach, e Talon dopo averlo scoperto inizia a ignorarla. Dopo tanti giorni di assenza, lui la chiama ubriaco, confessandole di essersi ubriacato per la prima volta in vita sua. Nel suo delirio le chiede un passaggio per tornare a casa, ma lei glielo nega. Talon però sembra non cedere e le chiede ancora aiuto. Poi ecco che, preso dalla rabbia perché Keeley aiuta suo fratello Zach, ma non lui, chiude la chiamata.
Iniziate a capire che qualcosa non va, vero? Penserete a tutto, per cercare di capire cosa nasconde Talon. Nel frattempo, i due protagonisti decidono di vedersi, di trascorrere del tempo insieme e, qui, finalmente riescono a confessarsi che si piacciono.
Credete che tutto sia facile e finisca qui? No.
Si scoprirà perché Talon e Zach non vanno d’accordo e vi posso assicurare che non sarà solo quello. Più avanti verranno a galla altri assurdi segreti e, per certe azioni di Talon, io lo avrei mollato senza pensarci su due volte. Soprattutto, non avrei dato ascolto a chi affermava che lui fosse cambiato rispetto al passato.
Forse sono drastica perché, per lo stile di scrittura e per la presentazione dei personaggi, ho provato solo molta irritazione. Le scene sono spiegate brevemente e i pensieri della protagonista, unica voce narrante, non sono così esaustivi da permettermi di provare simpatia per lei e sentirmi coinvolta in ciò che le accade.
Insomma, tutto davvero molto piatto.
L’unica nota positiva, in tutta la storia, è il rapporto tra Keeley e Zach. Forse il fratello è troppo geloso e possessivo nei suoi confronti ma, alla fine, si dimostra l’unico a essere degno di simpatia. Perché sta dalla parte della sua gemella anche se non è d’accordo, le copre le spalle, ammette di sentire la mancanza del loro vecchio rapporto e per questo la vorrebbe più vicina.
E tutto questo posso accettarlo e lo apprezzo, perché mi sono sempre chiesta come sia un legame tra gemelli. E in fondo lo immaginerei così, con un po’ di scontri che nascondono un amore impossibile da ostacolare.
Non sono davvero abituata a scrivere recensioni negative e lasciare un voto così basso, ma questa volta non posso fare altrimenti.
Ho terminato la lettura con delusione e questo mi dispiace, soprattutto perché contavo di leggere qualcosa che mi permettesse di estraniarmi dalla realtà. E invece ha saputo solo farmi arrabbiare.
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