Francisca Lopez è un angelo nero impossibile da conquistare: nel suo passato c’è dolore, violenza subìta e inflitta, c’è la delinquenza e c’è il carcere. E c’è un solo uomo, Marcus. Con lui ha condiviso la parte più oscura di sé.
Ma ora Marcus se n’è andato, ha scelto di seguire Penny, la dolce ragazza dalle ciocche pastello per la quale ha deciso di cambiare vita, e Francisca deve costruirsi una nuova identità.
Per farlo, sceglie Amherst, la città di Emily Dickinson, perché la poesia è stata la sua segreta ancora di salvezza. Se poi all’università il corso di poesia contemporanea è tenuto da Byron Lord, un professore giovane, seducente e con un nome decisamente profetico, affascinato dai suoi “occhi di petrolio”, la vita di Francisca può davvero sperare in una svolta.
Tra i due nasce uno strano e delicato rapporto: una tenera alchimia d’amore che rischia a ogni momento di essere spazzata via dai segreti di entrambi e dalle tante fragilità di Francisca. Una storia destinata a incrociarsi con la nuova vita dell’indimenticato Marcus e della rivale Penny, in un finale dolcemente inaspettato.
Ho divorato questo libro in tre giorni, poi ne ho lasciato passare altrettanti prima di recensirlo. Non volevo che fosse un giudizio di pancia, ma qualcosa di più ragionato, che prendesse in considerazione tutti gli aspetti.
Come sempre, andiamo con ordine.
La trama. La storia inizia circa 6 mesi dopo le vicende conclusive di Tentare di non amarti. Ritroviamo Francisca e la sua “nuova” vita. Scopriamo, con sorpresa, che la ragazzaccia che tanto abbiamo detestato nel primo libro ha dentro di sé un universo intero di sentimenti, spesso contradditori, ed è amante della poesia, tanto che si iscrive all’università e frequenta un corso dedicato.
Qui incontra Byron Lord (sì, avete capito bene), professore serioso di giorno (o almeno ci prova) e rockettaro e proprietario di un locale la sera.
La loro storia si dipana in un reciproco evitarsi e ritrovarsi, consapevoli che non esiste al mondo coppia peggio assortita, o forse maggiormente predestinata. Nel libro ritroviamo anche Penny e Marcus, la cui vicenda si intreccia indissolubilmente con quella dei nuovi protagonisti. Tra personaggi che tornano dal passato e nuovi che ostacolano il futuro, si giunge alla fine con il fiatone, gustando un finale tutto da scoprire.
I personaggi. Ho apprezzato molto Francisca e il suo percorso di rinascita. L’avevamo lasciata apparentemente serena e in procinto di ricominciare, invece scopriamo che i demoni del passato sono sempre in agguato, che la rabbia è ancora la sua migliore alleata. Tuttavia qualcosa è successo, e a mio parere ha innescato il processo positivo verso la luce: Marcus non c’è più. Se è vero che da ragazzi li ha legati una stretta alleanza che ha consentito loro di sopravvivere, “di fottere il mondo”, la stessa ha probabilmente impedito un’evoluzione necessaria, ancorché dolorosa. Marcus ha fatto il primo passo e ora Francisca si sente persa.
L’incontro con Byron è tempestoso, è più uno scontro nel quale ciascuno dei due poli sbatte in faccia all’ altro promesse di un futuro, ma anche fantasmi di un passato sempre in agguato.
Byron è una contraddizione vivente e all’ inizio potrebbe suscitare non l’empatia verso un uomo con un passato doloroso, ma la rabbia verso un protagonista incapace di prendere le redini della situazione. Il suo essere un ricco ribelle, che combatte contro una famiglia che afferma di detestare, è solo la facciata di un uomo che appare debole, inadeguato di fronte alla prospettiva di un nuovo inizio.
Ma, come sempre, perché le cose accadano, ci vuole un innesco e l’attrazione che prova per la sua nuova brillante allieva è l’occasione per guardarsi dentro e alla fine arrivi ad apprezzare il suo percorso.
I personaggi secondari sono ben delineati, anche in questo caso in un gioco di contrasti che aiutano la storia a procedere.
La scrittura dell’autrice è sempre magnifica, in grado di farti vivere e sentire i personaggi. Mentre la narrazione di Francisca è in prima persona, Byron segue le stesse sorti di Penny nel primo libro e la sua storia è presentata in terza persona, un escamotage che abbiamo già apprezzato in passato.
E poi ci sono loro: Penny e Marcus. Come le guest star della tua serie preferita, quando ricompaiono suscitano emozioni mai sopite e ti lasciano senza fiato ancora una volta.
Vorrei rispondere alla domanda che molte lettrici si staranno ponendo: questa nuova coppia è in grado di raggiungere i livelli di apprezzamento di Penny e Marcus? La mia risposta è no, ma è solo la mia opinione badate bene, il mio sentire.
Siamo di fronte a un libro scritto benissimo, forse stilisticamente migliore, con una storia curata, ma lontano dalla magica alchimia di Tentare di non amarti.
Ho tentato, ma è impossibile non fare paragoni. Quando Marcus e Penny iniziano a parlare, tutto si illumina e il cuore cambia marcia.
Consigliato? Ma certo che sì! Chi ama l’autrice, come me, non può perdersi questa nuova storia che ti tiene incollata dalla prima all’ ultima pagina, che ti fa piangere e sorridere, arrabbiare e imprecare, confermando l’indubbio talento di Amabile.
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