♦ Gaby Crumb, acquistabile qui ♦
Sono come fratelli fin da bambini, adesso sono una squadra. Loro sono “Anonymous”, eroi senza volto a cui rivolgersi quando nessun altro ti può aiutare. Sempre se riesci a trovarli…
Quando a chiedere aiuto è Lee, Roan non può fare a meno di sentirsi attratto da lui.
Ma Lee, oltre ad avere un’insolita passione, porta sulle sue spalle un carico di guai da cui non sarà affatto facile venire fuori.
Se avete letto la serie Red Shadows non potete assolutamente perdervi ‘Anonymous’, che possiamo definire uno ‘crossover’, ma non preoccupatevi se invece non l’avete fatto, lo potete apprezzare comuque: il romanzo inizia sì da dove si conclude la Red Shadows, ma con una una nuova indagine e tutte le spiegazioni su chi sono e cosa fanno gli Anonymous.
In questo primo romanzo della serie siamo catapultati nella storia di Roan e Lee.
Chi ha letto, come me, la serie ‘Red’, ritroverà l’attempato generale Roan Miller che… non è attempato ma ha trentadue anni e lavora con Anonymous, un gruppo segreto che aiuta le persone e arriva dove le risorse ufficiali non possono agire.
I componenti del gruppo sono Mich Torres, capo e padre affidatario, Roan, Hayden, Jordan, Donovan, Robert e Sarah: un gruppo di bambini abbandonati e presi in affido da Mich, che una volta cresciuti hanno deciso di aiutarlo con Anonymus.
Il romanzo inizia dopo la fine di una missione pericolosa dove subiscono una perdita importante. Nemmeno il tempo di metabolizzare il dolore, e Mich li avverte che qualcuno li sta cercando perché ha bisogno del loro aiuto: Lee, un genio nel trasformare qualsiasi oggetto in arma, esattamente come suo padre che aveva una ditta di armi fino al giorno in cui la mafia russa non si è messa di mezzo…
Quando si riuniscono per saperne di più, e viene mostrato loro il fascicolo del nuovo caso, Roan rimane stregato dagli occhi di quel ragazzo che lo ‘guarda’ dalla foto del dossier e decide di andare da lui, di incontrarlo. C’è qualcosa che non va? Forse una trappola? Deve capire…
Inizia così la storia tra Roan e Lee.
Questo libro ha preparato il terreno per i successivi volumi quindi, come spesso accade per i primi romanzi di una serie, è “poco” emozionante, nel senso che apre tutte le possibilità e parla poco della storia personale di Roan e Lee, ma sono pronta a scommettere che i successivi saranno intensi.
Come sempre Gaby crea dalla sua penna dei bei personaggi nei quali la dote che di certo non manca è la simpatia. Unica pecca – ma forse questo è un ‘problema’ mio – è il “ti amo” tra Roan e Lee un po’ troppo affrettato. Ben nascosto il cattivo della situazione (per ora), e scommetto che fino alla fine non capiremo chi sarà, perché Gaby riesce a nascondere a meraviglia le cose: quando arrivi a dire “Ah-haaa ho capito!” zaac, ti arriva la mazzata e scopri che così non è.
Bellissimo, verso la fine, la comparsa delle Ombre come cameo: chissà che magari non le rivedremo in futuro. Intanto io rimango in attesa di leggere la storia di Nikolaj, il bel russo che non me la conta giusta… e Robert, e…
Leggetelo!
Recensione
Editing:
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