Credevo di riuscire a strapparla dalle nostre vite, credevo che sarei riuscito a salvare Ryan. Tutto è andato distrutto; lei lo ha devastato. E ora entrambi pagheremo: perché se non lo salveremo sarà solo buio. Il mio buio.
Credevo che saremmo stati felici per sempre. Credevo che lei mi avesse salvato dalla violenza e dal terrore della mia famiglia; ma io non sono quello che pensavo. E ora devo pagare nel modo peggiore: perdendomi per sempre.
Credevo di avere capito tutto; credevo di avere salvato i miei affetti. Ero solo una povera sciocca, l’illusa di sempre. Ora che ho perduto ogni cosa e i fratelli Carroll sono stati la mia rovina posso solo pagare il prezzo delle mie scelte. La fine di ciò che ero.
Perché Marcia Horowitz non esiste più. Esiste solo l’oscuro passeggero.
Stephan, Ryan, Marcia: quando l’amore diventa sangue.
Nota dell’autrice: dal momento che le storie di Shiloh e Marcia avvengono in contemporanea o quasi e sono spesso concatenate, per capire il testo di American History 2, è opportuno aver letto tutti gli altri volumi della Dark Necessities Series (Stolen 1, Stolen 2, American History 1).
.**Attenzione**Romanzo Dark Contemporaneo Questo romanzo contiene situazioni inquietanti, scene violente, linguaggio forte e rapporti sessuali di dubbio consenso o non consensuali. Non adatto a persone sensibili al dolore e alla schiavitù.
“Sono diventato un diavolo perché ne avevo bisogno. Ma anche il diavolo prima di trasformarsi nel male era un angelo; c’è stato un tempo in cui ero normale, persino innocente. Godo nel far soffrire le persone perché devo annullare i pensieri, eppure con te
è diverso. Con te imparo di nuovo a pensare; con te ho bisogno che le cose sognate nella mia testa si avverino”.
Pensavo che questo libro fosse l’ultimo della serie, invece, alla fine del libro, l’autrice ha scritto che ce ne sarà ancora uno con protagonisti Ethan, Willow e Kyle. Sono molto contenta di questa notizia perché Ethan mi ha sempre incuriosita, ma fino a ora la sua storia personale è rimasta in ombra. La prima parte del libro racconta come Marcia sia stata costretta ad aiutare un Ryan, ricoverato in clinica dopo il tentato suicidio, che di conseguenza non vuole più parlare.
Ancora non riesco ad abituarmi a me stesso come assassino. Quando ci penso la mente si perde. Allora è più facile scegliere il mutismo, non c’è altro da fare: stare zitto, non muovere neppure un muscolo per poi sprofondare in questo luogo assurdo dove l’anima non conta.
Stephan obbliga Marcia a tradire la sua amica Shilon, consegnandola a Andrew (capiamo i retroscena nel precedente libro), poi la storia rimane incentrata su Stephan, Marcia e Ryan… ah… dimenticavo Joseph (essere abominevole). Fa una comparsa anche la madre di Stephan e Ryan, una donna che non merita essere chiamata mamma.
Tornando a Joseph, possiamo dire che è un personaggio completamente negativo e senza redenzione, al contrario di Stephan: per quanto nera possa essere l’anima di quest’ultimo, dobbiamo ricordare che è stato costretto dagli eventi a diventare cattivo.
Ancora una volta vediamo come chi ha i soldi, il potere e le conoscenze giuste possa distruggere la vita dei “comuni mortali”, sia per gioco, sia per noia o, ancora, per ideologie completamente sbagliate.
Leggendo scopriamo che il padre di Marcia continua a giocare d’azzardo e chiede persino dei prestiti in banca falsificando la firma della figlia. Nonostante tutto questo Marcia continua a non denunciarlo e a subire quindi i ricatti di Stephan (lui ha riscattato le ipoteche di suo padre).
Se negli altri volumi c’erano scene forti, be’, trovo che in questo la tensione si innalzi, soprattutto per le violenze subite da Marcia.
Nel frattempo Joseph è riuscito a rimettersi in piedi grazie ai suoi amici ariani quindi ricrea il Potere Bianco, fa rapire Ryan dalla clinica aiutato dalla sua ex moglie: da qui si innescherà una trama con soprusi e violenze nei confronti di Marcia.
Non racconterò nel dettaglio, pena spoiler, ma alla fine, quando la ragazza riuscirà a riguadagnare la libertà, deciderà di voltare veramente pagina, iniziando con il denunciare il padre.
In questo libro per tutti i personaggi verrà evidenziato un lato negativo, non sempre “scelto”: molto spesso emergerà per necessità, poiché costretti dalle circostanze avverse a mostrare la parte peggiore.
“Ti odio ancora. Ti odio perché devo vederti ogni giorno in questo locale, ti odio perché mi obblighi a salvare Ryan, ti odio perché se non mi avessi portato in quel posto di dolore ora non desidererei salvare Ryan a discapito di Tommy e di me stessa, ti odio perché sei un Carroll. Ma soprattutto ti odio perché in questo momento sei tutto ciò che voglio. E perché mi hai reso così”.
È la fine. Capitolo come il debole che sono. Come un uomo che soccombe al suo incubo. E lo cerca, ne ha bisogno. Mentre cammino la stringo più forte, appoggio il cazzo
in fiamme sul suo fulcro rovente; sento che mi bagna la stoffa dei jeans.
“Allora dillo. Di’ che sei bagnata per me, di’ che mi vuoi. Pregami, supplicami, dimmi che senza di me non ce la fai” ordino bramoso di piegarla. Di sentire che per una volta non è lei la più forte fra noi.“Perché lo vuoi sentire se sai già qual è la verità?” insinua nel mio orecchio mentre allaccia le ginocchia intorno ai miei lombi.
Corro più veloce nel corridoio; arrivo in ufficio, con un calcio scomposto apro la porta.
“Perché tu hai mangiato la mia anima ed ora io voglio la tua. Ho bisogno di pasteggiare con le tue insicurezze, devo nutrirmi delle tue certezze, voglio smontare le tue verità” mormoro sulla sua guancia adagiata sul mio omero.
Una storia forte, in ogni senso, non adatta a tutti per scene e situazioni. In ogni pagina si sente la rabbia che preme per uscire, si percepisce la paura per i personaggi e si ha la voglia, forte, di aiutare il perseguitato di turno. Questa è una storia che parla di mostri mostri, ci dice che esistono, così come è probabile che esistano anche una Shilon o una Marcia. Nella speranza di non trovare mai eventi simili in cronaca su un giornale, vi auguro una buona lettura.
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