Nottata iniziata male, e finita peggio. Prima l’inseguimento. Escalade distrutta, la MIA macchina. E che cazzo! Butch dovrebbe imparare a smaterializzarsi. Poi quel gruppo di Lesser a cui davamo la caccia dopo la segnalazione di Trez. Dovevano essere solo quattro e invece si sono trasformati in un’intera squadra di football, armati fino ai denti. Passino le pistole e le Uzi, ma i lancia razzi… quelli non erano previsti. Risultato? Butch bruciacchiato e fuori gioco, Rhage colpito al petto e a un braccio. Solo Z, per una volta, ne è uscito illeso. Io, ovvio, no. La gamba destra è andata, per un po’. Dopo la trasformazione Hollywood ha iniziato a perdere sangue come una fontana, ma prima è riuscito a farsi un generoso spuntino al saveur de talc. Questo, al solito, ci ha salvato il culo. Sono venuti a recuperarci John e Blay che hanno accompagnato i feriti più gravi nella clinica di Havers, decisamente più vicina al luogo dello scontro. Mentre gli altri sono stati trattenuti, io per fortuna sono potuto tornare a casa. Almeno sul momento mi era sembrata fortuna. Già immaginavo le cure di Jane, le ore di riposo tra le sue braccia, e non solo tra quelle…. Le cose sono andate in modo diverso. Jane deve andare ad aiutare Manny e Havers, e si è fatta venire la peggiore idea del secolo.
Questo, in sintesi, il motivo per cui mi trovo sul divano della Tana, fasciato come un fottuto neonato, a litigare con lei. È bellissima con quel camice, i capelli biondi un po’ scompigliati e quegli occhi verdi che mi fanno impazzire
“No!”
“Cosa significa no? Non puoi restare da solo, non ti puoi muovere per un po’ e siccome ti conosco voglio evitare le cazzate.”
“Z? Lui è bravo come cane da guardia” dico speranzoso.
“È uscito di nuovo, con Blay, John e Qhuinn per ripulire la scena del combattimento.”
“Rehv? Fritz? Persino Xhex!”
“Ti stai comportando da bambino! Gli uomini sono tutti impegnati, e ti diffido da fare battute sulla compagna di John!”
Merdosissima sorte!
“Ci sono! Autumn o una qualsiasi altra fottuta eletta, o il gatto di Beth, o l’Ombra che è sempre in mezzo ai coglioni, o chiunque altro!”
“No!”
“Saxton! Gli avvocati sono sempre inutili!”
“Non insistere. E comunque Saxton non c’è, è in missione per conto di Wrath e lo sai. In questo frangente tutti sono utili tranne…”
“Non dirlo! Ti prego, se pensi che io, anche in un solo momento della nostra vita assieme, abbia meritato un po’ di solidarietà, è il momento di dimostrarmelo… se mi ami, non farmi questo.” Il tono della mia voce non mi piace per niente, potrebbe essere classificato come…supplichevole.
In quel momento, come evocato dalle mie maledizioni, l’oggetto del nostro contendere entra seguito da un intenso profumo di biscotti. Giornata di merda!
Jane si gira e il sorriso le muore in bocca. Forse ho una chance se realizza a chi mi sta affidando. Il pennuto, poi, si commenta da sé. Indossa un camice, probabilmente di Manny, aperto sul davanti. Si intravedono i piercing ai capezzoli e un paio di boxer di Calvin Klein, grigi. Promemoria: quando si riprende gli scateno addosso Butch. Ai piedi colpiscono, come uno sputo in faccia, un paio di sobrissime infradito stile hawaiano, e nel dito terzo di quello sinistro porta un piccolo cerchietto dorato con in cima una coccinella. Ma la ciliegina sulla torta è la cuffietta da infermiera, con la classica croce, che troneggia sulla massa di capelli.
“Qualcuno ha chiesto un aiuto sanitario? Eccomi! Ciao splendida ed eterea creatura, ti ringrazio per aver pensato a me. Finalmente qualcuno che inizia a intuire le mie straordinarie doti. Salve anche a te paziente.”
Come si avvicina mi urta la gamba ferita e mi scappa un insulto, che potrebbe vincere a occhi chiusi il concorso per la peggiore imprecazione mai pronunciata in qualsiasi lingua. Giornata di merda!
“Ops… scusa. Allora che cosa posso fare per te? Hai fame? Hai sete? Hai freddo? Ti porto il pappagallo?”
Incrocio lo sguardo di Jane e vi leggo esitazione. Sì! Forse. Sono. Salvo.
“Jane, cara, vai pure tranquilla. Non sai quanto io ti sia davvero grato per la fiducia incondizionata che mi stai dimostrando. So quanto ami questo zuccone e ti prometto che, pur non provando gli stessi sentimenti nei suoi confronti, lo accudirò come se fosse mio.”
Devo giocarmi il tutto per tutto.
“Io sono preoccupato per te, invece. Tutta sola nel tragitto verso la clinica. Lassiter potrebbe accompagnarti e sarebbe più utile a te che….”
“Ma cosa vuoi che le capiti? A meno che non siano tornati in servizio i Ghostbuster non credo che nessuno sia in grado di farle del male. Mentre tu sei qui, ferito e bisognoso di cure e, cosa ancora più importante, tra dieci minuti inizia la puntata di ‘Uomini e Donne Over’, un programma italiano che mi ha consigliato la mia amica Barbara.”
Ma certo! Splendida idea! Barbara!
“Allora potremmo chiedere a Barbara o a Veronica se possono venire, o se possono mandare una delle ragazze dello Staff ad aiutarmi, che so… Franlu, Patty, Karen, Eleonora, la Soty, Samanta oppure Ely, o magari la Giulia che voleva vedere i miei giocattolini tecnologici, o guarda ancora meglio la Dea Raff! Starei benissimo.”
Lassiter mi guarda e la luce che ha negli occhi non mi piace per niente. Credo di avere appena fatto una cazzata e avergli servito un assist dritto sui miei coglioni.
“Io alludevo alla mia amica Barbara D’Urso. Ma certo, anche a me sembra un’ottima idea chiamare le ragazze dello Staff. Quelle sono tutte innamorate di te, ti accudirebbero con estrema premura. E a proposito: da quando le conosci tutte così bene?”
Figlio di una cagna rognosa! L’espressione sulla faccia di Jane è inevitabile come un treno in galleria. Fessura gli occhi e dice: “Inutile disturbarle. Basta e avanza Lassiter. Anzi, più ci penso, più mi sembra la scelta migliore. Quando torno parliamo di queste tue nuove ‘amiche’ e ricordati che ti tengo d’occhio.”
Guardo il pennuto e non riesco a ricordare quale altra creatura ho odiato così tanto in precedenza. Ma neanche mia madre, e ho detto tutto!
Quando Jane esce, senza neanche un bacio, io tento di scattare in piedi con l’intento di ucciderlo. La gamba mi fa un male cane e potrei far saltare i punti, ma a conti fatti ne sarà valsa la pena. Inspiegabilmente lui sorride e mi indica qualcosa sulla parete. Seguo il suo dito e la vedo. Una piccola telecamera wi-fi puntata in direzione del divano.
“Fai ciao ciao a Lady Casper” dice lo stronzo con voce flautata.
Come un palloncino che si sgonfia mi riaccascio sul divano. È inutile, non ci si può sottrarre al destino. Giornata di merda!
“Stammi fuori dalle palle, perché se mi vieni a tiro ti spiumo” ringhio nella sua direzione.
“Tranquillo, sei fuori dai miei pensieri! Io voglio solo lo schermo piatto senza rotture in sottofondo. Quindi stai zitto e lasciami godere questo spettacolo ad alto contenuto culturale. Ho deciso di fare un viaggio in Italia e voglio ripassare i parametri socio-antropologici di base.”
Per la successiva ora devo sorbirmi un orripilante programma, in cui una donna bionda sobilla due poveracci a raccontare i loro cazzi in pubblico. Disgustoso.
L’idiota è tutto eccitato e non fa altro che ripetere come Gemma e Giorgio siano stati coraggiosi e romantici a mostrare i loro sentimenti.
“A me pareva parlassero di come trombano” dico e subito dopo vorrei amputarmi la lingua. Mi è scappato, è stato più forte di me.
“Certo! Ma sono comunque teneri da morire. Zitto… zitto…”
Alza il volume e la voce orribile, nasale e con rotacismo della gallina bionda declama: “Ammazza. Sembvate meglio di 50 sfumatuve di gvigio!”
Ecco…
“Ehi Nuclear Man non è il libro che stavi leggendo l’altro giorno?” chiede di nuovo eccitato.
“No!”
“Come no?” Corre alla libreria e inizia a frugare tra le mie cose. Sono questi i momenti in cui vorrei essere DAVVERO armato. “Eccolo! Ce ne sono addirittura tre!”
In quel momento la presentatrice ribatte: “Uno dei più gvandi capolavovi dell’evotismo mondiale. Tutti devono leggevlo, almeno una volta nella vita. E ova la pubblicità!”
Si gira verso di me. Occhi da cucciolo color argento, che a me fanno solo venire voglia di investirlo, e poi inserire la retromarcia.
“Vishousinooooo, me lo racconti, ti prego… ti prego… ti prego… ti prego…”
“No!”
Si mette sdraiato sulla pancia ai piedi del divano, con le mani sotto il mento e inizia a sbattere le sopracciglia. Forse se mi sporgo riesco a dargli un calcio in bocca senza provare troppo dolore. Dovevo chiedere di Selena, almeno avrei accelerato la guarigione e non mi troverei intrappolato con l’idiota.
“Se me lo racconti giuro che dopo mi rendo invisibile, posso farlo, non ti accorgeresti della mia presenza, sarei andato, evaporato, scomparso, polverizzato, atomizzato…”
“Mi accontento di zitto!”
“Anche quello! Dai, chi meglio di te!”
Mi sistemo meglio sui cuscini. Tanto non me ne libero, quindi….
“Allora. Parla di un lui e una lei…”
“Questo è già incoraggiante.”
“… zitto… che si incontrano durante un’intervista per il giornale dell’Università. La storia non è molto verosimile, perché lui è un ossessivo-compulsivo maniaco del controllo con la sindrome del ‘so tutto io’, che in seguito a un trauma con le figure genitoriali di riferimento, ha sviluppato una serie di gusti particolari ascrivibili all’universo BDSM.”
“Inverosimile dici? Traduzione simultanea per i non addetti alle perversioni?”
Al mio sguardo feroce sorride beato. Si sta divertendo un mondo, ma io non mi arrabbierò, gli piacerebbe ancora di più. Brutto sadico!
“Siccome lo trattavano male, raggiunge il piacere quando si trova all’interno di una relazione in cui domina.”
“Ah, il vecchio Freud! Mi diceva sempre che il piacere dell’attività sadica può essere spiegato con il senso di potenza, che si acquisisce nell’infliggere la sofferenza o con la rabbia narcisistica di fronte al timore di essere ferito. Ti ricorda niente? E comunque non ne so molto… ovvio.”
“Non so di cosa parli.” Sempre più fuori. Che giornata di merda!
Alza gli occhi al cielo e fa quello sguardo che dice: ‘perché ve la prendete sempre tutti con me’?”
“Davvero? Ah… la mente! Ma continua ti prego!”
Fessuro gli occhi e lo scruto, ma lui è tutto intento a togliere inesistenti pelucchi dal tappeto.
“Poi c’è lei. Pure peggio. Ragazzetta insulsa e oltremodo vergine che si innamora perdutamente come un’adolescente scema. Quando lui le offre il suo meraviglioso mondo, prima esce fuori di testa per un paio di sculacciate, la base capisci, e poi si trasforma in una specie di erinni assettata di sesso e si fa praticamente fare di tutto.”
Mi risistemo i cuscini sotto la gamba e afferro il telecomando. Chissà se c’è qualche notizia sui Sox nel canale sportivo.
La voce lamentosa di Lassiter.
“Tutto qui? Ma che cazzo ha scritto in tre libri? Belli grossi pure. Sarebbe questo il capolavoro dell’erotismo mondiale? Non posso credere che una donna squisita come Maria possa aver preso una simile cantonata!”
“Chi diavolo è Maria?” Ho perso di nuovo il filo dei suoi deliri.
“Maria, la conduttrice di ‘Uomini e Donne Over’, lei dice che i libri sono belli. Che cosa altro scrive?”
“Che vuoi che ti dica? Tra una scena di sesso e l’altra nella stanza dei giochi, arrivano una serie di ex di lui, lei si incazza con la tipa, tal Mrs Robinson, che l’ha introdotto a bondageland e tentano di ucciderla, senza riuscirci purtroppo.”
Voglio vedere i Sox. Forse adesso sarà soddisfatto e smetterà di lessarmeli.
“Ecco lo vedi che c’è spessore! Tu come li hai trovati? Qual è la tua opinione da professionista?”
Lo guardo come se gli fosse spuntato un terzo occhio.
“Professionista?”
“Sì, tu e Jane non giocate nello stesso modo? Non avete una stanza tutta vostra piena di giocattoli?”
Chissà se muore se lo soffoco con il suo cuscino di Hello Kitty? Quando lo ha portato alla Tana per poco Butch non ha avuto un attacco.
“Non sono cazzi tuoi!”
“Ok, hai ragione. Ora quante stelline dai alla serie?”
“Stelline? E poi sono io che frequento troppo la Redazione!”
“Allora?!”
Non demorde, tipo zecca.
“Hai lo stesso impatto emotivo di un eritema al culo. Costretto da circostanze avverse, ossia la tua presa sui coglioni, dico due, al massimo due e mezzo. Lui è un adoratore della sculacciata e non sa neanche che cosa sia un vero DOM, lei è così scema che potrebbe persino diventare specie protetta. Poi l’autrice scrive pure male.”
“Interessante. E quante fiammelle metteresti?”
Forse se gli fornisco dei particolari piccanti la smette.
“Allora, se con le fiammelle intendi la capacità di sommuovere livelli ormonali in fanciulle impressionabili, che si avvicinano per la prima volta a pratiche BDSM, direi quattro, se con le fiammelle intendi reale sensualità e effettiva conoscenza del BDSM, arrivo a due. Poi ci sono scene… tipo quella del tampax o delle vescica piena che è meglio che non condivida. Dovrai leggere i libri.”
Si illumina come un albero di Natale. Forse me lo sono estratto dal culo.
“Quindi il tuo giudizio oscilla tra due e tre, un giudizio medio basso se non sbaglio?”
“Esatto. Niente di epico, non ha certo arricchito la mia vita.”
Però sto diventando bravo a commentare.
Mi guarda con malizia e afferra uno dei libri, aprendo il frontespizio.
Infine capisco. Sono fottuto per il resto della vita.
“Al caro Vishous, il mio fan numero uno. Grazie per le tue parole di incoraggiamento e per la foto. Baci Erika. Non è la dedica dell’autrice questa?” chiede con soddisfazione.
Li aveva già visti! Era un agguato. Sottospecie di viscido volatile!
“No! I libri me li ha regalati Jane, ed Erika è il nome con cui la chiamo nei nostri giochi erotici.”
Inizia a salirmi il panico quando vedo che tenta di afferrare il secondo volume. Mi lancio su di lui e lo assalto da dietro, tentando di sottrargli il libro. Lui lo tiene sollevato e tenta di aprirlo. Cerco di strapparglielo dalle mani e allora si chiude a riccio e lo stringe contro la pancia. La gamba mi fa un male cane, ma continuo a tenerlo inchiodato al pavimento per impedirgli di leggere. Restiamo in questa posizione di stallo per qualche minuto, grugnendo come maiali.
“Mollalo!” gli intimo.
“Manco morto.”
“Non sono affari tuoi che cosa c’è scritto!”
“Ipocrita, lo critichi e lei dice che sei il suo fan numero uno! Chissà che cosa ti ha scritto negli altri.”
“Non sono cazzi tuoi! Se Jane vede che mi stai facendo sforzare la gamba ti sistema e non ti piacerà, credimi” dico indicandogli la telecamera.
“È finta!”
“Bugiardo, figlio di puttana!”
“Hai iniziato tu a dire le bugie!”
“Ma quanti anni hai!”
“Fammi leggere e non lo dico a nessuno.”
“Lascia il libro e non ti spezzo le gambe!”
“No! Lasciami prima tu!”
“Tu!”
“Tututututututtuuuuu.”
All’improvviso smette di ululare, si rilassa e inizia a gemere. “Oh sì V… ti prego… fammi sentire quanto mi vuoi… sei così maschio… non avrei mai immaginato…”
Che diavolo gli piglia? Poi capisco. Sulla soglia ci sono nell’ordine: Qhuinn, Blay, John, Butch, Z e… Wrath. Tutti ci guardano, bè tranne uno, e non dicono niente.
So esattamente che cosa stanno vedendo. Io sbuffante e sudato che tengo inchiodato da dietro Lassiter a terra, il camice sollevato e le mutande in bella vista.
“Non è come pensate” dico. Non posso mollarlo, lo stronzo fuggirebbe con il libro.
“Dipende da quello che pensate” sghignazza il coglione.
John alza il suo telefono e il lampo del flash ci avvolge come un sudario di morte. La mia.
“Cosa succede?” chiede pacato Wrath.
“All’apparenza V sta avendo un rapporto anale con Lassiter” commenta Z.
“Ah… uno dei rari momenti in cui la mia condizione torna utile, questa è una cosa che non vorrei proprio vedere.”
“Non è così! Mi ha rubato un libro, stavo solo cercando di recuperarlo” urlo.
“Strano posto per cercarlo. Sono deluso pensavo che amassi me” ridacchia Butch.
Se potessi mollare lo stronzo gli mostrerei il dito medio
“Ti ci metti pure tu!” ringhio.
“Perché c’è ancora posto?” dice Qhuinn dandosi il cinque con Blay.
John chiede se può mettere la foto sul suo profilo FB.
“Fallo e Xhex non ti troverà più tanto utile dopo che avrò finito con te!”
“Vi volete alzare cazzo! Iniziate a essere inquietanti” sbuffa Z.
“Se lui molla il libro!”
“Solo dopo aver avuto almeno un orgasmo” dice Lassiter.
Ok, ci rinuncio, questo è troppo anche per me. Mi alzo con difficoltà e torno a sedermi nel divano aspettando l’inevitabile.
Il pennuto salta su come una molla e inizia a urlare: “V è il fan numero uno della James di 50 sfumature. Gli ha autografato i libri. V legge gli erotici, V legge gli erotici, V legge gli erotici!”
“No! Vedere? Mi avevi detto che erano di Jane” dice Butch strappandogli di mano il volume. Legge e inizia a ridere, passandolo agli altri.
“Non ti parlerò mai più…” affermo guardandolo malissimo.
“Ragazzi! Questa la dovete sentire tutti” dice Lassiter con in mano il terzo volume. E inizia a leggere.
Giornata di merda!
Ringraziamo V per la recensione!
Non ho parole, chiunque di voi scriva queste storie sui fratelli è un fottuto genio ❤