Un segreto svelato.
Una vendetta consumata.
Una guerra alle porte.
Mian Ross ha fatto di tutto per proteggere suo figlio, scontrandosi con segreti a lungo celati, arrivando a scoprire la profondità delle tenebre dell’uomo che, prima di occupare i suoi incubi, aveva per lungo tempo occupato il suo cuore.
Ma ora Mian non teme più Angel Knight.
Insieme non hanno trovato una favola, hanno trovato una guerra.
Per Angel il potere e la sete di vendetta si sono rivelati alleati inutili. Quale sarà la prossima mossa del Sesto Cavaliere?
È disposto ad annientare ogni suo nemico, ad abbandonare il suo trono, a mettere a rischio la sua stessa vita pur di proteggere la sua ossessione.
Ma alcuni tradimenti non posso trovare perdono.
Bandit vi ha lasciato col fiato sospeso con le sue domande, Knight ve lo ruberà con le sue rivelazioni.
Partendo dal presupposto che non sono una gran appassionata del genere dark, ho acquistato il primo romanzo di questa serie, “Bandit”, perché ero attratta dalla copertina; durante la lettura del romanzo, ero divisa tra la voglia di prendere a calci qualcosa e quella di finire il libro per sapere cosa sarebbe accaduto e, quindi, non potevo non essere entusiasta di iniziare il secondo!
“Knight” non inizia esattamente dove il primo era terminato, ma ci dà uno scorcio del passato grazie al pov di Mian, che ci permette capire alcune cose, prima di ritornare al presente. La fuga, per Mian, sembra essere l’unico pensiero, per salvare sé stessa e il neonato più buono del mondo, ma nella sua ricerca di libertà dovrà fare i conti sia con i sentimenti, sia con la verità: su sé stessa, su Angel e su suo padre.
C’è un gesto di Mian, disperato, che sembra segnare una svolta nel suo personaggio e, man mano che si prosegue con la lettura, lei acquista carattere e saggezza, soprattutto per la sua giovane età.
“Come ti aspetti che io possa amare un mostro?” il suo sorriso affondò come una lama nel mio cuore. “Ne diventi uno anche tu.”
Come madre farà le scelte giuste per il piccolo Caylen, nonostante quello che prova per l’oscuro, implacabile Bandito. Mian combatte, cade e perde; per quanto in alcuni momenti non l’abbia apprezzata, alla fine rimane fedele a ciò in cui crede, ma, soprattutto, non si arrende, nemmeno di fronte a quello che Angel rappresenta per lei.
Per Angel, nessun prezzo è troppo alto da pagare pur di avere Mian, e gli intrighi di potere giocano un ruolo fondamentale nella trama: svelano amici e nemici, e ci fanno capire quanto essere Resia in realtà una schiavitù. Angel è un personaggio gravato di responsabilità e limitato da regole che ne determinano inevitabilmente le scelte: non può non compiere determinate azioni, perché il trono le esige, ma questo non vuol dire che non sia più che a suo agio in questa oscurità.
Il suo chiodo fisso è Mian e fa di tutto per legarla sempre di più a sé.
“È ora che tu capisca” scivolai lentamente dentro di lei, “semplicemente quanto siamo definitivi noi due.”
Il confine tra amore e ossessione è così labile che nella storia si intreccia, si confonde e si fonde, ma sono le scelte del singolo che ne riscrivono i confini.
“Io non riesco a starti lontano e il tuo cuore non smetterà di cercarmi. Siamo inevitabili, Mian.”
Angel, come Mian, ha un suo percorso che lo porterà a fare delle scelte anche drastiche, ma che ne determineranno il cambiamento, che ho particolarmente apprezzato.
Anne, Luce e Z si intrecciano, si supportano e fanno proseguire la storia, creando scenari anche per dei possibili spin-off. Si aggiungono altri personaggi secondari interessanti, come Augustine o il ramo della famiglia Knight, che non ha nulla a che vedere con il crimine. Gli antagonisti sono quasi prevedibili, ma non deludono nella loro sete di potere; ma il potere, per essere mantenuto, ha bisogno di una certa ferocia.
“Per quanto ti riguarda, io sono il tuo Dio.”
Lo stile della narrazione è fluido, le scene sono ben descritte, anche quelle violente. Le scene di sesso sono crude e sensuali. Il pov alternato e alcuni flashback permettono sia di comprendere le scelte dei personaggi sia il corso della storia, e chiariscono alcune cose del precedente libro, permettendo così un certo equilibrio nella narrazione.
Il finale mi è piaciuto, non è stato affrettato e ha chiuso le fila della storia principale.
Se avete amato il primo, sono sicura che correrete a leggere il secondo.
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