Jordan ha collezionato una serie di esperienze disastrose con gli uomini. Consapevole di avere una sola caratteristica positiva dalla sua parte, ovvero una bellezza appariscente e indiscutibile, è arrivata a New York intenzionata a darsi da fare per realizzare il suo geniale piano. Il primo vero progetto della sua vita, finora disorganizzata: sposare un medico di successo. Jordan ha studiato la questione in tutte le sue possibili sfaccettature e, preoccupata per le spese da sostenere per la madre malata, si è convinta di poter essere la perfetta terza moglie di un primario benestante piuttosto avanti con gli anni. Ma nel suo piano perfetto non era previsto di svenire, il primo giorno di lavoro nella caffetteria di fronte all’ospedale, ai piedi del dottor Rory Pittman. Ancora specializzando, per niente ricco, molto esigente e tutt’altro che adatto per raggiungere il suo obiettivo…
Ogni volta che la Newton pubblica un libro della Premoli, sento il bisogno di leggerlo. Non importa se gli ultimi suoi libri sono stati un po’ sottotono rispetto al resto, perché seguo fin dall’inizio questa autrice e non posso perdermi le sue pubblicazioni. Inoltre, il suo stile è sempre fresco, frizzante, e anche se la storia non potrebbe prendere totalmente, si riconosce sempre la penna della Premoli. Sarebbe impossibile il contrario.
A lettura terminata posso dirvi questo: mi sento vuota. Questo libro ha davvero delle potenzialità, ha davvero delle scene carine e dei personaggi validi, ma non sono riuscita a sentirli del tutto. Non sono riuscita a farmi coinvolgere totalmente dalla storia e dalla sua evoluzione. Spesso anche le discussioni tra i protagonisti mi sembravano assurde e senza senso.
Ammetto che mi aspettavo qualcosa di diverso, però mi rendo anche conto che non posso bocciare questa lettura.
Quindi non perdo tempo e vi presento i protagonisti, così diversi ma così dannatamente compatibili.
Jordan Walsh è una protagonista diversa dalle solite della Premoli, non è una donna in carriera e ha solo un obiettivo: sposare un medico di successo per poter finalmente vivere una vita serena ed economicamente agiata. Nella sua famiglia sono sempre stati tutti senza intelligenza e senza denaro, e lei non fa eccezione, ma non ha il lusso di potersi arrendere. Deve prendersi cura di sua madre perché malata e, proprio per questo, deve riuscire a fare un buon matrimonio. Non le importa l’amore, sottovaluta il sesso, vuole solo vivere serena e badare a sua madre.
Non ha problemi nell’attirare l’attenzione degli uomini perché, anche se afferma sempre di essere stupida e senza denaro, l’unica cosa che non le manca è proprio la bellezza, e quindi la sfrutta a suo vantaggio, affermando che le donne come lei in qualche modo devono mettere in gioco ciò che hanno per poter andare avanti.
Nel suo primo giorno di lavoro come cameriera in una caffetteria di fronte a un ospedale, ha uno strano incontro con il Dottor Pittman, perché Jordan si sente male e lui la opera. Quando si riprende, la prima conversazione che hanno ha davvero dell’assurdo. Un mix di ironia e serietà.
Jordan non riesce a dire bugie a questo dottore troppo bello e giovane per resistergli. Ma lui non è l’uomo che fa per lei, proprio perché è troppo giovane ed è solo uno specializzando. No, è assolutamente da scartare e da tenere alla larga.
Peccato, però, che quegli occhi blu e quel viso meraviglioso si preoccupino per lei, per la sua condizione economica e per la sua salute. Jordan non è abituata a tutto questo interesse, perché mai nessuno l’ha presa così tanto in considerazione, per questo fin da subito il Dottor Pittman la rende nervosa.
“Non riesco mai a controllare la conversazione con quest’uomo. Non so dove stiamo andando. Dopo aver parlato con lui mi sento sempre come una che è scesa dal giro della morte al luna park. Stordita.”
Rory Pittman tra meno di dieci mesi finirà la specializzazione e Jordan lo ha stranamente colpito con il suo modo di fare. Sorride sempre, a tutti, ma lui riesce a leggerle negli occhi la verità. Sa che, dietro a quella maschera di felicità, si nasconde ben altro. Lo conferma il suo sorriso che non comprende mai i suoi occhi. Segno delle sue responsabilità e preoccupazioni.
Forse, Rory se ne rende conto solo perché è molto sensibile. Dopotutto, è un uomo che si prende cura della sua famiglia e che si preoccupa per l’intera umanità mettendo se stesso in secondo piano, affrontando terribili turni in ospedale solo per salvare vite al pronto soccorso.
“Noi uomini siamo dei deboli, quando arriva la donna destinata a scombussolare i nostri piani. Faccia attenzione dottor Pittman, uno rimane fregato e quasi non se ne accorge. Almeno, non finché è troppo tardi!”
“Io non sono il tipo…”
“Sì, sì, lo dicono tutti. E soccombono. Quelli che si credono immuni peggio di tutti gli altri. Perché non sono affatto preparati. Il segreto di una buona difesa sta tutto nella pianificazione. Ma, se non c’è stata, la sconfitta sarà devastante.”
Per questo non sopporta che tutti pensino che si interessi a Jordan solo perché bella. Non è così. Quest’uomo, gente, sa come fare colpo su una donna. A meno del 20% dalla lettura anche io ero ai suoi piedi, perché, diciamo la verità, quando qualcuno si interessa a noi, al nostro bene, è impossibile resistergli. Soprattutto quando questo qualcuno è un uomo dannatamente bello e intelligente.
E Jordan, proprio come me, di fronte a tutto ciò non sa come reagire. Rory la scombussola, la confonde, le fa perdere il filo del discorso e le incasina testa e cuore.
Questi due protagonisti sono così differenti da completarsi.
Lui disordinato, intelligente, in carriera; lei ordinata, ingenua sotto alcuni aspetti, con un lavoro che non considera importante. Ma entrambi sono altruisti, hanno un grande cuore e si prendono cura l’un dell’altro, e da qui si comprende che non bisogna giudicare una persona che non ha studiato e non ha un gran lavoro. Siamo tutti imperfetti, nessuno escluso, e ogni lavoro è nobile.
E infatti la differenza tra loro li mette in gioco, fa capire a entrambi che non si deve essere sempre cinici, che bisogna lasciarsi andare e non badare solo alle proprie aspirazioni. Bisogna osservare davvero le persone che ci circondano, perché tra queste potrebbe esserci proprio la persona giusta. Bisogna sempre mettersi in gioco, non sottovalutarsi, dare il massimo in qualsiasi circostanza.
“Ha fatto scattare in me, dal primo secondo, un istinto di protezione che con tutti gli altri è generico. Io tengo all’umanità, tutta quanta. Ma con lei il sentimento è invece molto specifico. Voglio saperla al sicuro, voglio accertarmi che stia bene, voglio che trovi il suo posto nel mondo.”
Quindi, sì, devo dirvi che la storia è davvero molto carina, e c’è quel “ma” sulla punta delle mie dita che vorrebbe davvero non fuoriuscire, ma…
Ma io mi aspettavo di più. Mi aspettavo che i personaggi fossero caratterizzati meglio e che determinati argomenti, come la madre malata di Jordan, fossero trattati molto di più, perché sono importanti per le decisioni che Jordan prende pian piano. Sono importanti per la sua vita.
Anche verso Rory Pittman ritengo sia stato un errore non approfondire la sua storia personale, soprattutto quella di famiglia, perché all’inizio è palese che questa ha segnato il suo modo di vedere la vita e di porsi verso gli altri. Altrimenti non farebbe tanti sacrifici per le persone che ama.
Questi aspetti sono trattati quasi superficialmente, lasciando poi spazio solo agli incontri a tu per tu tra Rory e Jordan. Questi due ragazzi terribilmente testardi e che fino alla fine cercano di andare contro il cuore e dare importanza solo alla ragione. Non sapete quanto mi abbiano fatto arrabbiare, a volte, perché volevo che capissero subito quanta potenzialità c’era nella loro coppia. Cercavano di tenersi alla larga sempre con le solite scuse e poi cambiavano atteggiamento l’attimo dopo. È stato un po’ irritante.
Però mi rendo conto che dovevano avere il loro tempo per crescere e capire verso cosa stavano andando incontro e cosa stavano rischiando di perdere.
E, anche se non è un libro indimenticabile, è stato un piacere avere tra le mani questa nuova storia che la stessa autrice ammette di essere completamente diversa dalle altre.
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