Sono la luce contro l’oscurità.
L’acciaio contro la negromanzia dei Druj.
E usano demoni per cacciare altri demoni…
Nazafareen vive per la vendetta. È una ragazza dell’isolato clan Four-Legs e tutto ciò che sa dei Water Dog del Re è che legano a sé delle creature malvagie chiamate daeva per proteggere l’impero dai non-morti. Ma quando arrivano degli esploratori per reclutare persone con il dono, afferra al volo l’opportunità di unirsi alle loro file per dare la caccia ai mostri che le hanno ucciso la sorella.
Segnata dal dolore, è disposta a pagare ogni prezzo, anche se significa legarsi a un daeva chiamato Darius. Umano solo nell’aspetto, possiede un potere terrificante, controllato da Nazafareen. Ma i bracciali d’oro che li uniscono hanno un indesiderato effetto collaterale. Ciascuno prova le emozioni dell’altro, e l’umana e il daeva cominciano a diventare pericolosamente intimi.
Mentre inseguono un nemico mortale lungo l’arida Great Salt Plain fino alla scintillante capitale Persepolae, dissotterrando i segreti del passato di Darius, Nazafareen è costretta a mettere in dubbio la schiavitù dei daeva e la sua stessa lealtà nei confronti dell’impero. Ma con un male antico che si agita al nord e un giovane conquistatore che controlla l’ovest, il destino dell’intera civiltà potrebbe essere in pericolo…
Ci ho messo un po’ a leggere questo libro e non perché sia brutto o mal scritto, anzi! Il “problema” più grosso per me è stato quello di riuscire a confrontarmi con i nomi e le parole così diversi da quelli che sono abituata a leggere, tanto che in un certo senso li definirei esotici.
L’autrice mescola elementi delle leggende persiane e greche con ingredienti tipici del fantasy contemporaneo, rendendo la storia accattivante e travolgente.
Nazafareen è una giovane ragazza nomade alla quale, da bambina, viene strappata la sorella, da un demone. Crescendo, questo fatto le resta nel cuore e mette radici; non appena ne ha l’occasione decide di unirsi ai Water Dog, un gruppo di umani che si legano a dei mezzi demoni, i daeva, e ne controllano il potere tramite un bracciale.
Durante il suo addestramento, che dura diversi anni, Nazafareen scopre i suoi talenti, amplificati poi da Darius, l’essere a lei legato, e bello come soltanto i daeva sono. Nazafareen sa che solo il suo aspetto è umano, dentro Darius è potente e forte come un Dio, anzi, come un demone.
Ma il loro legame non comporta solo uno scambio di potere, ma anche di emozioni. Nazafareen e Darius condividono la rabbia, l’orgoglio, la forza, la speranza, la tristezza e i dubbi l’uno dell’altra. Non è facile per Nazafareen scindere le cose e tenere le emozioni di Darius relegate in un angolo, anche perché solo il legame con Darius sembra riuscire a tenere a freno gli incubi che lei ha e che riguardano sua sorella.
Nazafareen e Darius, insieme ai loro compagni, partono per inseguire un pericoloso daeva riuscito a fuggire da una prigione inespugnabile. Durante il viaggio Nazafareen scoprirà nuove verità su di lei e su Darius e, piano piano, il confine che divide ciò che è giusto da ciò che è sbagliato si farà molto sfocato. Darius, infatti, è diventato molto importante per lei, tanto da portarla a sfidare le proibizioni della sua fede per stare con lui.
Il libro ha un ritmo incalzante, che ti tiene incollato fino all’ultima pagina per scoprire fin dove le scelte di Nazafareen porteranno lei e Darius, ed è un peccato che il finale ti lasci con il fiato sospeso…
La storia, forse appunto per questa ispirazione a tradizioni e leggende a me sconosciute, mi ha ricordato la saga “Rebel” di Alwyn Hamilton.
Molti sono gli ingredienti che rendono questo romanzo così piacevole e ben scritto, a partire dai personaggi, ottimamente caratterizzati e molto interessanti, tra cui spicca una protagonista degna di nota. Interessante anche come viene delineato il confine tra buoni e cattivi, che non è sempre così chiaro, oppure come sono tratteggiati i sentimenti, quali l’amore e l’odio che si intrecciano indissolubilmente, e infine la presenza di un potere che tutti vogliono, ma che pochi sanno gestire.
Insomma, un bel libro da leggere, soprattutto per chi ama i fantasy originali e ben scritti. E ora non mi resta che aspettare, con trepidazione, il seguito.
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