Per un gruppo selezionato di ragazze la Corte Scintillante (The Glittering Court) rappresenta l’opportunità di conquistare una vita che finora potevano solo sognare: una vita fatta di lusso, glamour e ozio. Per l’aristocratica Adelaide, costretta dalla sua famiglia nobile, ma ormai decaduta, a un matrimonio d’interesse, la Corte Scintillante rappresenta qualcos’altro: l’occasione di pianificare il proprio destino e avventurarsi in una nuova terra ricca e incontaminata al di là dell’oceano.
Dopo un incontro fortuito con l’affascinante Cedric Thorn, Adelaide si spaccia per una cameriera. Tutto comincia a sgretolarsi quando Cedric scopre lo stratagemma di Adelaide e questa viene notata da un giovane governatore molto potente, che vuole sposarla. La fanciulla non si è lasciata alle spalle la gabbia dorata della sua vecchia vita solo per diventare proprietà di qualcun altro. Ma a essere davvero sconvolgente – o meravigliosa – è la fortissima attrazione proibita tra Adelaide e Cedric, che, se assecondata, li renderebbe due emarginati in un mondo selvaggio, pericoloso e inesplorato, e forse ne causerebbe perfino la morte.
“Non c’è modo di evitarle. Sta a noi decidere come affrontarle. Ci faremo schiacciare, abbattere? Le affronteremo con fermezza, sopporteremo il dolore? Le supereremo in astuzia?” Gli avevo chiesto che cosa significasse superare in astuzia una disgrazia. “Lo capirai quando verrà il momento. E allora dovrai agire in fretta.”
E di astuzia la nostra protagonista, la Contessa Adelaide Rothorn, ne ha in abbondanza.
Dalla morte dei genitori, che hanno lasciato una scia di ricordi e debiti, Adelaide vive con la nonna, e in un mondo immaginario, Osfro, dove la ricchezza vale più di ogni altra cosa, l’unico modo per riuscire a ritornare in auge è un matrimonio di convenienza.
Adelaide, però, di scendere a patti che potrebbero compromettere la propria libertà, non ne vuole sapere e quando le si presenta l’occasione di fuggire, lo fa senza voltarsi indietro. Ma qual è questa occasione? Semplice: la Corte Scintillante, un’istituzione che prende in carico le comuni ragazze in età da marito per trasformarle in perfette nobil donne in grado di vendersi al miglior offerente, in cambio di lusso e una vita agiata. Quando la sua serva Ada viene reclutata contro la sua volontà per trasferirsi in questo istituto, Adelaide coglie la palla al balzo: ruba la sua identità e sale su quella carrozza diretta all’avventura.
Lungo il percorso incontra Tamsin e Mira, due ragazze estremamente diverse tra loro ma che, ben presto, si ritroveranno ad essere legate dall’amicizia. La prima, arrogante e decisa a essere la prima della classe e la seconda, che vive nella speranza di poter rescindere il contratto stipulato con la Corte Scintillante e riacquistare la sua libertà. Giunte a destinazione le tre ragazze inizieranno i loro studi, tra vestiti pomposi, lezioni di politica, e quelle diventare perfette padrone di casa e avere una assoluta padronanza della lingua.
“Le arti culinarie non erano qualcosa che mi sarei aspettata di dover apprendere qui. Si sperava che ad Adoria avremmo avuto quasi tutte della servitù o almeno una cuoca per preparare i pasti. Ma si presumeva comunque che la padrona di una grande casa supervisionasse quanto veniva cucinato, e questo significava addestrarci a preparare i cibi più raffinati.”
Tutta la prima metà del libro gira attorno a questo. Inutile dire che, dati i miei gusti, ho saltato parecchia “scuola”. Insomma, non mi ha entusiasmato, considerando che, secondo me, l’autrice avrebbe potuto rendere la cosa un pochino più interessante. Insomma, una volta capito ciò che devono affrontare, assistere alle lezioni di danza, non è così utile. Ovviamente lo stile di scrittura è perfetto, niente errori, niente sbavature e se sono andata avanti a leggere è solo per questo, ecco.
Nella seconda parte, fortunatamente, entriamo nel “vivo” della storia. Approfondiremo la conoscenza di Cedric, colui che ha mantenuto il segreto di Adelaide decidendo di aiutarla in tutti i modi possibili. Così, piano piano, i due ragazzi iniziano a provare qualcosa che va oltre l’amicizia, qualcosa di proibito perché Adelaide non è alla sua portata. Ma Cedric nasconde un segreto; un segreto che, se venisse rivelato, lo condurrebbe a morte certa.
Quando Adelaide lo scopre, decide di sdebitarsi aiutandolo a nascondersi e cercando una soluzione affinché venga scagionato e possa continuare a vivere.
“Dopo quello che hai fatto per me… Mi hai salvata, Cedric. Stavo annegando là a Osfro. Certo che dovrei farlo. Farò anche di più, se servirà a mantenerti in vita a dispetto di te stesso.”
Ovviamente non sarà facile, ci saranno personaggi che tenteranno in tutti i modi di mettere i bastoni tra le ruote ma, l’amore si sa, può tutto e anche di più. Riusciranno Adelaide e Cedric a vivere la loro relazione, riusciranno a sopravvivere a un Nuovo Mondo con leggi durissime e che non perdona?
Questo sta a voi capirlo…
Io non riesco a decidere se consigliarlo oppure no: da un lato è una storia indubbiamente originale, dall’altro però non mi ha convinta del tutto. Ora sono pronta alla lapidazione pubblica dato che ne parlano tutti meravigliosamente. C’è una cosa però che mi sento di dirvi: gli argomenti trattati, seppur con semplicità e mai pesanti, non sono molto nelle mie corde. Questa cosa che le donne devono imparare ad amare e a soddisfare i futuri mariti per vivere una vita lussuosa, mi ha dato un po’ fastidio. Insomma mi sono rispecchiata tantissimo in Mira, l’unico personaggio che, a mio parere, insegna qualcosa di importante ai giovani lettori a cui è rivolto il romanzo, ossia la dignità prima di tutto. So che è un libro e che non deve essere preso alla lettera, è pur sempre fantasia; sono una di quelle persone che difendono a spada tratta le letture di ogni genere, ma, a tratti, la narrazione mi ha fatto parecchio innervosire. Mi sento di salvare le scene di azione tra marinai, pirati, uomini d’onore ed eretici, ugualmente salvo l’invenzione di questo mondo che non rispecchia i soliti canoni del genere e la delicata storia d’amore tra i due protagonisti e le loro avventure.
“Sai, spero che questa nuova follia ci vada bene.” “Io credo di sì”, gli dissi. “Dopotutto, quella vecchia ha avuto una discreta riuscita.”
Violenza 2
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