“Due antiche leggende. Due possibili scenari predisposti dal Destino. Il coronamento di un amore che ha lottato per superare muri, situazioni avverse, pericoli. Elisa si trasforma per la prima volta sotto lo sguardo atterrito di persone che non conosce, preda dei propri istinti e ignara del modo in cui gestirli. Ferisce involontariamente e in modo grave Alexis, l’alfa del branco francese che stava tentando di aiutarla, e fugge nel bosco. Una voce pacata e familiare la guida a distanza, riportandola con fermezza a sé e alla realtà, mentre un grave pericolo incombe nascosto nell’ombra, in attesa del momento più propizio per sferrare un nuovo attacco. Chi è il Dire Wolf che trama contro di loro? Perché Stephen non riesce a sentire i suoi pensieri, neanche a distanza ravvicinata? Queste sono solo alcune delle domande che Elisa si pone, sempre più confusa per la stranezza di alcuni dettagli che la riconducono a una realtà che non vuole vedere, né accettare. Mentre i branchi si chiuderanno a cerchio per proteggere l’Oracolo Mezzosangue menzionato in un’antica leggenda Lycan, Elisa si troverà costretta a prendere decisioni per sé e per coloro che si troveranno coinvolti, loro malgrado, in una pericolosa avventura scandita dalle emozioni e dal tempo”.
“Un giorno all’approssimarsi del XXI secolo, nel nostro amato Regno, l’Oracolo Mezzosangue troverà della sua natura la forma.”
In questo terzo capitolo della serie “Dire Wolf”, Raffaella Grandi mette a dura prova la sensibilità del lettore; non tanto per le emozioni che trasmette, quanto per le cose che scrive! Ho creduto più e più volte che l’autrice fosse seriamente impazzita, regalandoci una storia complessa e piena di suspense. Tutto quello che abbiamo letto nei capitoli precedenti seguiva una linea che qui stravolge totalmente.
“Orrore e amore sono figli della stessa madre. Hanno la stessa intensità, le stesse labbra malvagie che reclamano le tue e lo stesso, devastante effetto sui sensi.”
Elisa è in preda al dolore e all’insicurezza che la sua trasformazione in licantropo le provoca. Non sa più chi è, nonostante aspettasse questo momento da tanto. Questa nuova condizione non ha fatto altro che aumentare il potere delle visioni di morte che le appartengono da sempre, scatenando paure e frustrazioni ancora più grandi.
Accanto a lei c’è Stephen, la sua anima gemella, colui che l’accompagnerà alla scoperta di ciò che lei è destinata a essere. Almeno per un po’… Già, perché qualcosa di oscuro, Lui, è sempre presente nella mente di Elisa, si insinua nella sua anima senza curarsi di chiedere il permesso. Quel Lui, di cui non posso svelare assolutamente l’identità poiché l’autrice dà una forma e un aspetto alquanto improbabili da immaginare, è il fulcro di tutta la trilogia.
Vi basti sapere che il destino è beffardo, e che quando decide di stravolgere le carte in tavola non ci pensa due volte: lo fa e basta.
“Io ci sarò sempre, non temere. Sarò il soffio di vento che ti scompiglia i capelli in primavera; sostituirò le mie radici alle tue quando non avrai la forza di risollevarti; sarò la tempesta che spacca in due il cielo per accedere alla tua animave assisterla, quando sarà sul punto di spezzarsi. In qualche modo ci sarò, te lo prometto.”
Solo alla fine i tasselli del puzzle si incastreranno alla perfezione mostrandoci quel quadro generale che non ci è dato conoscere per tutta la durata della lettura.
Credo di aver detto un paio di parolacce – forse anche più di un paio – e qualche imprecazione dirette alla nostra cara Raffaella.
Ci frega tutti, gente, ci frega tutti.
Il suo modo fluido e semplice di scrivere rende il libro piacevole da leggere, più breve rispetto agli altri ma ricco di contenuti che si dipanano velocemente. Lascia un finale che dà la possibilità di un quarto capitolo, ma che conclude in ogni modo la storia principale.
Perciò la trilogia è terminata. Chi aspetta la pubblicazione dell’ultimo capitolo prima di iniziare a leggere una serie, ora non ha più scusanti.
I licantropi e i Dire Wolf raccontati da Raffaella sono un mix di originalità, amore e avventura, con scene d’azione descritte chiaramente e nei minimi particolare. L’oracolo mezzosangue è dolce e spietato allo stesso tempo.
Voglio ringraziare l’autrice per avermi dato l’opportunità di leggerlo in anteprima, per me è stato un vero onore e sì, anche una goduria dato che l’aspettavo da molto, moltissimo tempo.
Il campo di soffioni vi aspetta, andateci, coglietene uno ed esprimete quel desiderio racchiuso nel vostro cuore.
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