UNICA REGOLA, CON UN AMICO… MAI!
Gray non fa amicizia con le donne. Ci fa solo sesso.
La super star del football Gray Grayson ha sempre avuto ben chiaro come vivere la propria vita: godersi ogni momento come fosse l’ultimo. È quello che ha sempre fatto con il football, le amicizie e la schiera di donne prostrate ai suoi piedi. Ma uno scambio di SMS con la figlia del suo agente, complice una cinquecento del colore di una gomma da masticare, sta per scombussolare la sua visione delle cose. Prima che se ne accorga, Ivy Mackenzie diventa la sua migliore amica a distanza, l’unica persona con cui abbia voglia di parlare. Ma quando per la prima volta si ritrovano uno di fronte all’altra, tutto si complica. Ivy diventa il suo unico pensiero.
Ivy non fa sesso con gli amici.
Soprattutto non con un certo giocatore di football e con un cliente di suo padre. Questa è la sua regola d’oro, non importa quanto sia attratta da Gray. Il suo nuovo migliore amico è irriverente, puro fascino e sensualità, ed è completamente off-limits. Ma è sempre più difficile mantenere le distanze, in particolare ora che Gray sta sfoderando tutte le sue armi per sedurla. Il suo migliore amico si sta velocemente trasformando nel ragazzo più irresistibile che abbia mai conosciuto. Un esperto giocatore come Gray metterà in campo tutte le sue abilità, ma riuscirà a sconfiggere la temuta regola dell’amico e vincere il cuore di Ivy?
Tutto è lecito in amicizia e nel football, inizia la partita!
Vi è piaciuto la partita vincente? Bene, perché questo a me è piaciuto quasi di più. Lasciando perdere il titolo, che inevitabilmente ha fatto immaginare prepotentemente gli 883 (non me ne voglia chi lo ha scelto), ci troviamo alle prese con il migliore amico del precedente protagonista, il nostro Thor versione football, Gray Grayson e di Ivy Mackenzie, figlia del suo futuro agente. Il libro inizia a colpi di battute che coinvolgono Cupcake, Salsa Piccante e la galeotta (è proprio il caso di dirlo) Fiat 500 rosa Big Babol.
I protagonisti diventano amici senza mai essersi visti in faccia, ed è bello così. Ma l’incontro arriva ed è una forma di epifania:
“Ho appena fatto ufficialmente conoscenza di Ivy Mackenzie, e mi rendo conto che mi è mancata come se fossero passati anni” .
L’amicizia è fulminea, totale e piena. Ma cosa succede quando il “puttaniere” per eccellenza trova la giusta sfida? Accade che i limiti sono sempre più difficili da rispettare…
“Ma pensieri che uniscono sesso e Mac non ho intenzione di prenderli in considerazione. Non. Se. Ne. Parla. Quello farebbe di me uno sporco meschino bastardo, e non voglio essere così con Mac.”
Bellissimi gli scambi di battute e il modo in cui i nostri protagonisti interagiscono: sono entrambi tratteggiati molto bene e ben approfonditi. Ivy deve decidere cosa fare della sua vita e, benché sia una ragazza ricca, non lo fa mai pesare. Tuttavia, come gli eventi ci insegnano, alcune ferite scrivono il nostro percorso e ci si deve fare i conti prima o poi. Anche per Gray non è diverso e – tra termini tecnici, partite, sudore e amici – c’è tutto un percorso per arrivare a comprendere che la vita non va sempre come uno la programma: per esempio si arriva a capire che essere il festaiolo alla lunga stanca, oppure ci si rende conto che, oltre ad avere grandi muscoli (ovunque), è importante mostrare che di grande si ha anche il cervello… e, per quanto riguarda questo, be’ i suoi tatuaggi, bellissimi e poetici, parlano per lui.
Interessanti anche i personaggi secondari, come Fiona, sorella di Mac, e Dex (dio, io amo Dex e spero che il prossimo libro sia su di lui!), il gigante silenzioso che vede tutto e fa da consigliere. Forse avrei preferito per Ivy una resa dei conti più “forte” per quanto concerne la figura del padre, ma alla fine va bene così. Viene accennato anche l’argomento omosessualità nello sport, che è visto ancora come stigma o persino anatema. Ci sono colpi di scena che personalmente non mi aspettavo, ma che hanno tenuti alti i livelli della narrazione, che è fluida e piacevole. Le scene di sesso ci sono e sono sia belle che ben scritte, e lo stile è alla mano e coinvolgente. Una cosa che invece mi ha disturbato è l’utilizzo ripetuto del termine “pisello”, tanto che a un certo punto, forse a metà libro, ho iniziato a contare quanto si ripetesse e ho raggiunto quota venticinque volte. Ma questa è decisamente una piccolezza alla quale possiamo soprassedere, perché il nostro eroe oltre ad essere un Thor in carne e ossa ci sa pure fare con le parole:
“Il fatto è, Ivy, che per me c’è un’unica verità. La somma della mia esistenza è uguale a te.”
In questo romanzo ci sono evoluzione e cambiamento, tensione e amore. Consigliato? Assolutamente sì!
Recensione a cura di: Lady Hawke
Editing a cura di:
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