L’Universo vive grazie al Bene e al Male, due facce della stessa medaglia che, solo coesistendo, possono garantire la sopravvivenza.
Per questo, quando il Male diventa solo un ricordo lontano e la Luce del Bene brilla nel suo più totale splendore, Light e Sybil dovranno confrontarsi con un Destino crudele.
Entrambi sono speciali e, senza saperlo, hanno tra le loro mani la vita di ogni specie esistente e dello stesso Universo.
Bisogna combattere, sopravvivere, non arrendersi mai, perché il Male pretende il suo ritorno e non avrà pietà per ottenerlo.
Light non si arrenderà, e non solo per salvare la vita di tutti gli esseri viventi. Uno dei suoi principali obiettivi è quello di rendere felice Sybil, perché ciò che prova per lei va oltre i fraintendimenti, i battibecchi e i problemi.
Nell’avversità si ritroveranno a combattere fianco a fianco, mano nella mano, con l’amore e la fiducia che illuminano il loro cuore.
E, accanto a loro, ci sarà un essere speciale che li guiderà lungo il cammino. Grazie a lui, Light e Sybil capiranno che, qualsiasi cosa accada, l’amore è l’unica cosa che conta.
Siete pronti per conoscere il Male e combattere contro la sua Oscurità?
Siete pronti a lottare con tutte le vostre forze?
Non abbiate paura, perché il Bene non vi abbandonerà mai.
“La salvezza, nei momenti di sconforto, appare sempre troppo lontana e, quando si è vicini a essa, irrimediabilmente veniamo catapultati indietro, al punto di partenza, e proviamo a farci forza per continuare la battaglia.”
Sybil e Light. Due ragazzi lontani, per luogo e pensiero. Lei, adulta, con un potere che le consente di parlare alla Natura e agli Animali, dei quali sente tutto: dalla felicità alla tristezza, dal terrore alla tranquillità. Lui, poco più di un ragazzino, con un una spada di Damocle che porta pesantemente addosso: è figlio di Delia, la prescelta, e di William, il guerriero della Luce. Tutto ciò comporta grandi responsabilità, forse troppo per un sedicenne.
“Il dolore, la sofferenza, avevano vita propria. Erano degli esseri invisibili che, quando gli si avvicinavano, gli stringevano così forte il cuore da sentirlo andare in frantumi. Era una sensazione orribile, irreale, ma lui aveva intenzione di affrontarla. Non poteva arrendersi.”
Ho iniziato la recensione con una citazione ben precisa, quella che credo rappresenti il fulcro del romanzo “La Luce dell’Universo”. Questi due giovani, infatti, hanno un cuore colmo di sentimenti e paure simili che li rendono, paradossalmente, diversi.
La salvezza consiste nel riuscire a sconfiggere queste paure, trovarsi e sostenersi a vicenda, ma non sarà affatto facile perché, a un certo punto, l’ordine del tempo e delle cose verrà ribaltato dallo spirito dell’Universo.
Nei libri precedenti, Sara Fusco ha affrontato tutto quello che riguarda il Destino, la ricerca di esso e il suo essere tanto meraviglioso quanto ostile; l’eterna lotta tra bene e male che, nell’ultimo capitolo, vede vincitore il primo, tranciando così quell’equilibrio tra Luce e Ombra che regna nella vita di tutti. Questo bilanciamento deve essere ripristinato, altrimenti il mondo cesserà di esistere.
Sybil scompare, insieme a tante altre persone sulla Terra. Light non riesce a comprendere, passa due anni alla incessante ricerca di una spiegazione logica, supera le sue insicurezze e con l’aiuto della dea del Lago e della sua famiglia, che gli sta sempre accanto, riesce a trovarla. Trovarla. Non riportarla a casa.
“Il problema è che la malvagità non si stanca di inseguirti. Non ha bisogno di fermarsi e prendere un profondo respiro. Non ha bisogno di rigenerars. È sempre pronta a scattare verso di te, farti suo e possederti. Rovinarti per sempre.”
Sybil è in un altro mondo, arido come il deserto e l’unico calore che le viene donato è quello delle persone scomparse insieme a lei. Fortunatamente, però, non sarà del tutto sola, un amico le verrà in aiuto, la proteggerà e sarà un fidato consigliere; un essere speciale che l’accompagnerà durante tutto il percorso riservandoci, forse, la più bella sorpresa di tutto il romanzo.
È tutto lì, davanti ai loro occhi: l’amore, la salvezza, la fiducia, il Destino, il Bene, il Male. Tutto lì ma non è facile capirlo né “sentirlo”.
Non posso svelarvi di più, è straziante voler parlare di tante cosa e non poterlo fare; mi piacerebbe raccontarvi per filo e per segno tutto quello che questo libro nasconde, ma non sarebbe giusto.
Con mio sommo dispiacere, la trilogia è finita. Ha colpito parecchi lati della mia persona e credo di tante altre persone, e questo grazie all’autrice che è cresciuta molto nel corso del tempo, arrivando a tessere trame sempre più articolate, difficili da spiegare senza fare confusione. “La Luce dell’Universo” è, tra tutti i romanzi, quello più complesso sia per struttura, sia per i conflitti interiori ed esteriori che i personaggi e la vicenda stessa devono superare.
Light e Sybil attendono il loro filo del Destino – di quale colore sarà non è dato sapere – ma se è vero che la luce è ciò che lega la trilogia, sarà tra i più splendenti e tra i più difficili da trovare.
Con uno sguardo al futuro credo che mi mancheranno loro, Senelis, le due Lune, il magico mondo che ho imparato ad amare e apprezzare a ogni capitolo; la dolcissima trilogia The Light of Nature si è conclusa, ma non le vite da essa narrate, quelle continueranno a esistere in ogni persona che li leggerà.
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