Oceano Atlantico, 1662.
Una giovane donna, vestita da uomo, ha deciso di solcare i mari, per sfuggire a un matrimonio combinato che la condannerebbe all’infelicità. Bellissima e indomabile, il volto incorniciato da una chioma rossa e selvaggia, tiene testa anche al più temibile dei corsari. Il suo nome è Corinna. Nei burrascosi mari tropicali, pirati e corsari si contendono bottini e ostaggi in feroci assalti a qualunque nave abbia la sventura di incrociare la loro rotta. Non fa eccezione il vascello su cui è imbarcata Corinna. Rapita da un uomo spregevole, la donna rimpiange il giorno in cui ha lasciato la casa paterna. Ma quando ha ormai perso ogni speranza, durante un’incursione nelle prigioni in cui è stata rinchiusa, il famigerato corsaro Dorian O’Rourke la vede e la porta via con sé. Dapprima a fianco dell’affascinante uomo di cui si innamora, poi al comando di un veliero tutto suo, Corinna si trasforma in una vera regina dei mari, un capitano temuto e rispettato da tutti.
Tra violente tempeste, arrembaggi e mille traversie, si snoda la storia d’amore e d’avventura di un’eroina fuori dagli schemi, pronta a combattere fino all’ultima goccia di sangue per la propria libertà, per i propri principi e per l’uomo che ama.
Tu la vedi semplicemente come la tua donna, io la vedo da un punto di vista differente: è un corsaro, proprio come me e te, e ti assicuro, fratello, che per niente al mondo vorrei averla contro in una battaglia.
Ci sono libri che ci mettono un po’ di tempo a penetrare in profondità. Quando ho finito Corinna. La regina dei mari ho capito che era un ottimo libro: mi aveva divertito e appassionato.
Poi mi sono ritrovata a ripensarci. Mi sono resa conto che lo consigliavo a tutti: amanti dell’avventura, lettrici romantiche e meno romantiche, amanti degli storici, persone alla ricerca di personaggi femminili forti e di protagonisti maschili contrastati. Ho capito, quindi, che Corinna è uno di quei libri che ti rimane dentro, che usi come termine di paragone per altri libri dello stesso genere e con personaggi che non si dimenticano.
Corinna. La regina dei mari è un corposo romanzo di avventura e amore ambientato nel XVII secolo tra pirati e corsari. Superato un inizio forse un pochino più impegnativo, perché ricco di spiegazioni e termini marinareschi – che dimostra la ricerca approfondita alla base del romanzo – si entra in una vicenda complessa e affascinante.
Corinna la incontriamo la prima volta come ragazzina tanto ribelle quanto ingenua, ma la sua trasformazione nel corso del libro la fa amare. Da giovane dama diventa ben presto donna di mare, corsara a tutti gli effetti, capace di prendere decisioni difficili e di fare qualunque cosa per aiutare il suo Dorian.
Dorian O’Rourke è il tenebroso e famigerato pirata, spaventoso per l’impetuosa ragazzina, ma allo stesso tempo completamente succube della magia sprigionata dalla sua donna dai capelli rossi.
Qualcosa di lei lo aveva colpito, non sapeva dire se fossero stati i suoi occhi pieni di innocenza, o il disprezzo delle sue parole, quando aveva creduto di avere di fronte un carceriere, o la forza con cui si era aggrappata a lui, la decisione, la risolutezza che aveva letto sul suo viso… No, non sapeva cosa di lei l’avesse stregato. I suoi istinti erano stati messi spesso in subbuglio da un bel corpo e un faccino interessante, ma era stato niente in confronto a quello che provava ora. Di lei non sapeva nulla, tranne che aveva lottato, e doveva averlo fatto con disperata forza d’animo, preferendo le ferite e i maltrattamenti a un’intollerabile resa. La ammirava, concluse infine. E lui non aveva mai ammirato nessuna donna prima d’ora, nessuna, compresa sua madre.
La loro relazione è tempestosa come il mare in cui navigano, dirompente come un incendio da domare, carico di passioni, luci e ombre, in una narrazione che non annoia mai e non priva di ironia.
Corinna e Dorian sono troppo testardi perché ammettano il sentimento che li ha travolti, evidente fin da subito, e trascinano il lettore in una divertente e sofferta continua lotta nella quale non possono esserci vincitori.
Ma il romanzo è anche mare, intrigo, lotte di potere, amicizia, tradimenti, vittorie e sconfitte. La trama è arricchita da un gruppo di comprimari ben caratterizzati, parte integrante della narrazione a partire da Walter Avery, protagonista poi del secondo romanzo della serie.
Lo stile dell’autrice è ricco ed evocativo, senza essere pesante: scorre come l’acqua limpida, accompagnando il lettore in un’altalena di emozioni e tiene con il fiato sospeso fino all’ultima pagina.
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