La gente pensa di sapere chi è Camille Logan: una figlia di papà, bella, viziata e con un conto in banca che le permette di fare la vita che vuole. Ma Camille ha deciso di liberarsi dai legami familiari e di cavarsela da sola. Proprio quando tutto sembra andare per il verso giusto, però, le conseguenze di alcuni affari intrattenuti da suo padre con persone senza scrupoli minacciano la sua serenità. In bilico tra risentimento e paura, Camille deve anche proteggersi dai sentimenti burrascosi che le suscita l’ex cecchino pagato dal padre per difenderla…
Jake Sharp ha commesso un unico errore sul lavoro, e le conseguenze sono state devastanti. Da allora ha giurato a se stesso che non accadrà mai più nulla di simile. Quando ha accettato l’incarico di guardia del corpo di Camille Logan, pensava si trattasse di un lavoretto semplice, ma si sta rendendo conto di essersi sbagliato. Ben presto il lavoro e i sentimenti si accavallano e, nonostante Jake conosca il rischio che si annida dietro questa ambiguità, Camille gli sta facendo perdere la lucidità, e per un militare questo è inaccettabile…
Aspettavo come tutte questo libro, incuriosita dalla cover ben al di sopra degli standard attuali delle CE italiane (forse perché uguale a quella originale straniera) e dalla trama che prometteva faville.
Quindi sono entrata su Amazon con piglio deciso e, fornita di carta di credito, ho pagato il mio tributo alla causa. Ho aspettato con ansia l’aggiornamento e quando ho visto comparire la copertina ho avuto il solito momento di esaltazione/orgasmo seguito da un momento di soddisfazione/pace: ora è mio.
Mai momento fu più fugace.
Prima di iniziare a tediarvi con il mio parere, vi metto due brevi commenti al libro provenienti da oltreoceano, credo di una scrittrice e di una blogger. Potrei sbagliarmi, ma ai fini del mio utilizzo potrebbero essere anche la figlia e la moglie di Trump, anzi forse lo sono.
1) «Jake e Camille insieme sono grandi, anche se entrambi hanno i loro rispettivi demoni del passato… Questo è il primo libro che ho letto di Jodi Ellen Malpas, ma è diventato da subito uno dei miei preferiti.»
2) «Intenso, appassionato, un maschio alfa e un forte personaggio femminile completo e indipendente. Una chimica esplosiva! Divertimento, mistero, azione, amore, desiderio e redenzione! L’ho adorato!»
Tenetele a mente, sono utili per capire che tutto ciò che leggiamo lo giudichiamo in base a un personale metro di giudizio e non è la “Parola Rivelata”.
Vi invito, quindi, a prendere con questo spirito la mia recensione.
Prima di tutto la trama.
Niente di originale. Una lei in pericolo, un lui forte e letale che la dovrebbe proteggere. Nulla di male ci mancherebbe, sono una fervida sostenitrice del “puoi riscrivere anche la Bibbia, se la migliori”.
Tutto sta, appunto, nel come scrivi. Qui la trama è noiosa, ripetitiva, non succede mai davvero niente che ti faccia dire “oh, adesso sì che ci siamo!”, compresi gli amplessi sessuali che non mi hanno coinvolta più di tanto. Avete presente una “Donna Indimenticabile” della Ward? Ecco, dimenticatela perché qui siamo a livelli più bassi.
I personaggi sono davvero deludenti.
Dopo un inizio promettente, LUI (Jake), maschio alfa, ex SAS – Special Air Service, forze speciali britanniche – scritto per tutto il libro “sas” (da far salire l’omicidio), pregno di demoni che lo perseguitano, alimentati da presunti traumi e sensi di colpa, si affloscia come una delle mie torte. E io sono una pessima pasticciera. Per le caratteristiche che notoriamente distinguono questo genere di professionisti, essi dovrebbero avere il controllo su tutto, salvo ovvio che non siano traumatizzati, ma molto traumatizzati, traumatizzati all’ennesima potenza, tipo da eventi di portata apocalittica, cosa che nel libro non avviene. Per questo Jake è inverosimile. Gli uomini che ricoprono tali ruoli nelle forze speciali dei diversi paesi, sono resilienti, impermeabili emotivamente e non sono facilmente influenzati e influenzabili da fatti personali. Ogni cosa che non riguarda la missione sparisce nell’istante stesso in cui entrano in azione. Sono addestrati a questo, per anni. Il nostro eroe, invece, si trasforma in Ralph Supermaxieroe quasi subito: incapace di avere un minimo di nervi saldi, salta su per ogni inezia, come un cane durante i botti di San Silvestro, e inizia a menare a destra e a manca, pronto a sparare a qualunque cosa si muova.
Inverosimile, appunto, tanto più che non c’è un trauma scatenante tanto grave da giustificare il tutto. Sempre a mio parere.
LEI (Camille) neanche inizia a decollare. Ricca e viziata figlia di un miliardario, non fa altro che ripetere quanto desideri essere trattata come un premio Nobel anziché per quello che è, ossia una modella, ex tossica, con un pessimo gusto per gli uomini – ma, badate bene indipendente – che vuole fare la stilista (davvero?), per poi arrivare ad affermare che rinuncerebbe a tutto pur di stare con lui e obbedirgli ciecamente. Coerenza portami via tra le tue pietose braccia. Inutile dire che sviene anche solo se lui le alita vicino e su questo non aggiungerò niente altro per pudore.
I personaggi di contorno sono appena abbozzati. Il padre di lei è una macchietta, il satiro ricco per eccellenza che si sente potente solo con mogli giovani e accondiscendenti; il fratello di Camille è una figura mal definita, che però poi viene tirato fuori come il coniglio dal cappello di un mago. L’unica apprezzabile è Lucinda, il contatto di Jake nell’agenzia di protezione, verso la quale ho provato una certa simpatia.
Il lato suspense è gestito malissimo, ingenuo, ripetitivo, con un finale a sorpresa frettoloso che ti fa dire: e questo da dove caspita esce fuori?
La traduzione è pessima e non ho mai visto tante volte la parola “cazzo” scritta per descrivere, sottolineare, apprezzare, disprezzare ogni cosa.
Al finale da diabete fulminante, e per il quale persino Doris Day si sarebbe sparata un colpo in testa, avrei voluto urlare: sul serio!?
Delusione.
Peccato.
Ma, ovvio, è solo la mia opinione.
Voto: 2
Sensualità: 4
Recensione
Editing
Condivido tutto..
Superficiale è dire poco.