A volte ci sono proposte che non si possono davvero rifiutare. Quando il suo più caro amico ed ex coinquilino dei tempi dell’accademia le chiede di raggiungerlo a Edimburgo, come supporto all’equipe di restauro del Museo Nazionale di Scozia, Amalia Rossetti capisce che è proprio una di quelle occasioni.
L’accoglienza in Scozia non è delle migliori ma, finché può passare le sue giornate in laboratorio con i suoi preziosi reperti, Amalia è nel suo elemento. Non teme il clima e neppure i colleghi saccenti e pusillanimi da rimettere al proprio posto.
Solo una cosa non ha considerato: il capo della sicurezza MacLeod.
Iain MacLeod prende molto sul serio il suo ruolo di capo della sicurezza. Dopo che al museo si è verificata un’esplosione la cui natura resta ancora tutta da definire, gli viene affidato il compito di tenere tutto sotto controllo. E tenere le cose sotto controllo, è proprio quello in cui eccelle.
Nascosto nel suo ufficio bunker, esce solo per intimorire, con la sua stazza considerevole e la sua collaudata espressione da osso duro, le frotte di turisti troppo chiassosi che sciamano nelle sale. Fare rispettare le regole sembrerebbe la sua ragione di vita.
Solo una cosa non ha considerato: la dottoressa Amalia Rossetti.
Mettete una pepata restauratrice italiana in trasferta: setose ciocche mogano, labbra come caramelle, occhiali sbilenchi su un nasino all’insù e un linguaggio del tutto…inappropriato.
Mettete un Signor Gigante: bello come appena sbucato da una leggenda celtica, occhi azzurro ghiaccio, capelli scuri e voce maschia…
– Dottoressa… Rosseti?- pronunciò con voce grave, appena arrochita.
– Rossetti,- scandì lei senza fiato. – Amalia Rossetti,- precisò poi, guardando con una certa diffidenza la manona che lui le porgeva.
– MacLeod…-
Amalia fissò l’uomo gigantesco e il suo sguardo troppo intenso. Non si sarebbe lasciata intimorire.
– Oddio non me lo dica: Duncan MacLeod, del clan MacLeod?-
Il gigante aggrottò le sopracciglia e incrociò le braccia sul petto.
– No, miss Rossetti, Iain MacLeod. Capo della sicurezza.-
Ora mescolate tutto sapientemente, aggiungete tenerezza, testardaggine, ironia, una manciata d’insicurezza, una buona dose d’attrazione, un pizzico di gelosia, un vero amico bello come il sole piuttosto invadente e otterrete questa godibilissima, divertente fiaba contemporanea che l’autrice ci regala,ben confezionata e con un bel fiocco tartan.
Amalia e Iain. Iain e Amalia. Il piccolo tornado italiano e il magnifico,imponente scozzese che vuole averla e pianifica, e immagina e:
– Un pensiero apparentemente insensato gli attraversò la mente: avrebbe voluto guardarla dormire.-
Vincere le resistenze di quella meraviglia in formato tascabile per Iain è una missione e, siccome in amore e in guerra tutto è permesso, ne vedrete delle belle.
Così, tra reliquiari, accordi, lasagne, caffè, pesci tropicali e un pizzico di suspense, Giuditta Ross ci fa di nuovo sognare, con ironia e delicatezza, in una narrazione mai fuori dalle righe, perfetta per trascorrere qualche ora in compagnia di personaggi tratteggiati con amorevole perizia.
Ah, una richiesta all’autrice: ma il nostro superfighissimo amico del cuore, Mr. Campbell, non merita di trovare la felicità?
Non lo lascerai mica solo, tra schiere di donne senza volto né nome!
E poi Eric, oh sì… Chi non adora gli uomini in kilt?
Consigliatissimo!
Recensione a cura di:
Editing a cura di:
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Grazie per la bellissima recensione e sì, Eric e Sean avranno le loro belle gatte da pelare 😀
Intanto il libro di Eric è in stesura, il bel fusto se la dovrà vedere con un’amica d’infanzia con capelli rosso fuoco, armata di lingua tagliente e tacco didici 😛
♥