Sono passati anni da quando Eliana e la dottoressa hanno riportato la luce del sole. Ma il Buio, quell’entità viva e incomprensibile che aveva ridipinto il mondo a tinte abissali, ora è tornato e i suoi incubi sono a caccia.
Licia, la figlia adottiva di Eliana, bussa alla porta di Selene, l’unica ragazza che non ha paura di camminare sola durante la notte. Il Rifugio, la comunità fondata da Eliana nelle rovine di un vecchio castello, ha bisogno di lei e in fretta, perché il tramonto scende inesorabile e con esso torna l’Oscurità.
Il Buio è tornato.
La battaglia contro il Buio al termine del primo romanzo non ha ottenuto gli effetti sperati. Sconfitto ma non distrutto, il Buio sta tornando.
Il Buio era davanti a lei. Veniva da est, dalla grande Pianura, come un’onda nera che investiva ciò che toccava. Le case che punteggiavano il paesaggio vennero annegate nella marea oscura. Le poche luci ancora accese parevano baluardi contro quello spettacolo agghiacciante.
Sono passati una decina d’anni ed Eliana, come Glauco prima di lei, ha aiutato un’altra ragazzina, Licia, e ha contribuito alla realizzazione del Rifugio, un luogo sicuro dove le persone non gradite nelle città possono vivere in pace.
Ora che il Buio sia ‘vivo’ e che possa essere ferito si sa, ma come ottenere un risultato definitivo?
Licia ha il compito di condurre la lotta contro il Buio e per questo ha bisogno dell’aiuto della misteriosa Selene.
All’apparenza normale ragazza, amante del disegno, Selene sembra comprendere il Buio e lo stesso Buio è attratto da lei.
Aveva capito cosa stava succedendo. Lo sentiva dentro di sé, non nel midollo, ma da qualche parte più in profondità. Il Buio non era morto. L’Oscurità era tornata.
Licia ha il compito di condurre Selene al Rifugio, perché la giovane è al centro del progetto per sconfiggere il Buio una volta per tutte. È determinata nella sua missione, ma è ben presto evidente, dalle sue riflessioni, che la decisione non è così facile. Capace di grandi impulsi di generosità e coraggio, è anche travagliata da un feroce senso di colpa, come macchiata da qualcosa che non possiamo ancora capire.
Selene, d’altro canto, sente il Buio come una parte di sé e non le è sempre facile considerarlo un pericolo. Ci si affeziona a Selene, sempre con il blocco da disegno in mano anche nelle situazioni più difficili, con la sua non paura dell’oscurità e le sue strane sensazioni, con la sua capacità di andare oltre l’apparenza nell’osservare il mondo che la circonda. Il suo ruolo è importante, ma qual è?
Più che mai in questo secondo capitolo, i dubbi morali che attraversano i personaggi diventano importanti. Con gli occhi di Selene vediamo la vita nel Buio e le creature che consideriamo dei mostri ci rivelano una natura diversa, ma chi può giudicare cosa è giusto e cosa è sbagliato?
Bene e male convivono sia in Licia sia in Selene: luci e ombre caratterizzano ogni passo che compiono verso il Rifugio, dove tutto si deve concludere.
Intorno, un mondo che ha fatto della paura la sua ragione di esistere e che giustifica con questa il perpetrare di continue ingiustizie.
Le città, non ultima Bologna, non ci fanno una gran figura in questi romanzi, mentre i personaggi si muovono in aree familiari e il lettore, specie se della zona, cerca di riconoscere i vari luoghi attraversati. L’orrore – squisitamente umano – che si annida nelle città fa sorgere il legittimo dubbio che il ritorno del vecchio mondo luminoso non sia un bene.
Come per il primo, questo è il peculiare fascino del romanzo: una lotta in cui il bene è macchiato e corrotto, ma il male è spaventoso e le scelte dei personaggi sono coraggiose ma umane, forse giuste e forse no, ma comprensibili.
Personaggio importante, come nel primo, il Buio ci viene presentato meglio. In parte lo conosciamo e lo temiamo già, ma in questo secondo romanzo viene approfondita la sua genesi e anche le sue creature hanno più spessore, non sono solo mostri minacciosi e vuoti. Il Buio avvolge il lettore fin da subito e lo trattiene con i suoi tentacoli oscuri dentro le pagine, come imprigiona la vite delle persone che lo stanno combattendo e che lo vedono incombere sempre più vicino.
Ancora più ricco di avventura del primo libro e più costante nel mantenere alta l’attenzione del lettore, Nyctophobia 2 corre verso il finale in un crescendo di emozioni, accelerando gli eventi alla spasmodica ricerca di una soluzione prima che sia troppo tardi, fino a un confronto finale non del tutto prevedibile.
Recensione a cura di:
Editing a cura di:
Woah! Ma che splendida e approfondita recensione. Sono commosso, è sempre un piacere trovare lettrici che sviscerano il tuo lavoro.
Grazie.
Grazie a te! sono contenta che la recensione ti sia piaciuta, io mi sono divertita a leggerlo. Poi sono di Bologna per cui mi sentivo un po’… a casa.
È sempre bello quando si riconoscono i luoghi narrati in un libro. Curiosità e immersione aumentano molto, spero di aver reso giustizia