Keira
Sono stata tradita, illusa, umiliata.
Sono scappata.
Sono diventata un’anima, mille anime, mille corpi.
Mi sono confusa tra la gente, ho camuffato il mio dolore.
Sono il buio, sono la notte più nera e senza stelle.
Lui è la mia luce, la mia chiave d’accesso alla libertà.
Ma io non mi lascio ferire.
Io ferisco.
Dave
Lei stava scappando.
Io sono stato un complice inconsapevole della sua fuga.
L’ho rinnegata, l’ho detestata, demolita, abbattuta.
Ho provato a dimenticarla.
Ho fallito.
Ma adesso lei è qui, i suoi occhi puntati nei miei.
Mi guarda, mi sorride, mi uccide.
E io lo so, mi ferirà.
“Sarei stata il coltello che affondava nelle carni, avrei ferito impossessandomi delle ferite altrui. Sarei stata la fiamma ardente che incendiava gli sguardi. Sarei stata il suo corpo, il mio corpo, il corpo di qualcun altro. Sarei stata acqua e fuoco, impastati alla realtà fangosa della terra. Ne ero sicura. Non sarei stata ferita. Avrei ferito.”
Keira. Una giovane donna con un passato da raccontare. Un passato che le ha stravolto la vita, che non le ha permesso di viverla come tutte le ragazze dovrebbero fare. Un passato che le offre parrucche e abiti succinti per trasformarsi in quello che non è, e nascondere quello che è.
Poi un giorno, le si presenta un’occasione. Una via di fuga, che decide di seguire. Fatta di capelli rosa, silenzio, un pick up, un ragazzo con la giacca elegante e gli occhi cerulei e Platone; Dave, un giovane professore di filosofia che decide di darle un passaggio per portarla lontano.
Passano quattro anni, durante i quali Keira frequenta l’università. Giunta al momento della tesi, viene aiutata da un insegnante che l’aiuta a terminare il suo percorso di studi. Ed è così che il destino bussa alla sua porta, portando dietro ricordi che non l’hanno mai abbandonata del tutto. Dave è quel destino. Dave non l’ha dimenticata nonostante abbia una fidanzata che gli sta accanto da tanti anni. I due imparano a conoscersi e ben presto l’amicizia che non c’è mai stata si trasforma in qualcosa di più, senza passare dal via. Un sentimento che fa crollare le pareti, dure e spesse, del cuore e dell’anima di Keira.
Dave è l’uomo perfetto. Quello che ogni donna sulla superficie terreste, desidera avere. Keira è il suo mondo proibito, la parte mancante che l’ha accompagnato negli ultimi quattro anni.
“Se pensavo a lei immaginavo una notte stellata, di quelle che inchiodavano gli occhi al soffitto incantato dell’universo: il cielo. Lei era la mia notte. Lei era l’oscurità tempestata di stelle.”
* sospiro *
Ma si sa, il fato è tutto fuorché clemente. Ti dona una cosa e se la riprende senza chiedere il permesso. E così, quello che sembrava un nuovo inizio, viene stravolto da qualcosa di più grande di loro. Dave non scappa. Keira sì. Si rifugia dietro l’ennesima parrucca colorata, dietro l’ennesima immagine sbagliata di sé. Torna a non essere Keira.
“Che si fa quando si perde qualcosa che non hai mai avuto?” chiesi di getto. “Se non l’hai mai avuta, non l’hai neanche mai persa, Keira” rispose diretto. “Sai, se si perde qualcosa che ha fatto parte della tua vita, qualcosa di bello, hai solo due scelte: puoi voltare pagina lentamente e lasciarla andare per la sua strada, o puoi lottare per farla tornare da te.” Si fermò un istante prima di aggiungere: “Ma se quella cosa non ha mai fatto parte della tua vita, l’unica cosa che puoi fare è provare a conquistarla.”
Eccomi qua, a parlare di un romanzo che non è solo amore, ma è amore per la vita stessa. È un romanzo di rinascita, di ferite rimarginate, di passati curati e di: “la vertigine non è paura di cadere, ma voglia di volare. Mi fido di te.”
Quando non sai più che direzione prendere, quando non sai più dove sbattere la testa, quando non trovi una via di uscita, una sola cosa puoi fare:
“Io vado dove vai tu.”
Recensione a cura di:
Editing a cura di:
Grazie mille! È stupenda!
Felice di sapere che Dave e Keira si siano conquistati parte del tuo cuore.
Benedetta Cipriano
Grazie a te per averli creati ❤️