Buondì, Feelers!
Oggi, nel salotto virtuale di Feel the Book, ospitiamo Giuditta Ross per un’intervista esclusiva!
Buona lettura!
Quanto la scrittura influenza la tua vita? E quanto la tua vita influenza la scrittura?
La scrittura occupa tanto spazio nella mia vita, sia interiore sia esteriore. Tutti i ritagli di tempo durante il giorno li dedico a scrivere. C’è tantissimo della mia vita in ciò che scrivo.
Cosa ti ha spinto ad iniziare a scrivere?
Non ho mai pensato di diventare una scrittrice. Ho iniziato a scrivere fan fiction che facevo leggere ad Aurora Corsini e Caterina. Avevo tante idee in testa e poi, aggiustando il tiro qua e là, è nato “Alice, non è il paese delle meraviglie”. Loro lo hanno letto e mi hanno quasi costretta a pubblicarlo. All’inizio non volevo, però, se non lo avessi fatto io, ci avrebbero pensato loro. È così che è diventato un romanzo vero e proprio.
Quando ti senti ispirata a scrivere? C’è un momento preciso della giornata che dedichi alla tua passione?
La sera decido cosa devo scrivere e poi, quando ho i giorni liberi dal lavoro, porto la belvetta a scuola e mi siedo al computer. Scrivo ovunque, anche sui fazzolettini del bar mentre prendo il caffè.
Tre aggettivi per descriverti e tre per descrivere quello che hai cercato di trasmettere con la tua ultima opera pubblicata.
Tre aggettivi per descrivermi: Piccola, mora e morbida – come i muffin *_* – , invece per il mio ultimo romanzo direi: corto, simpatico e speranzosamente autobiografico.
Com’è stata la sensazione di avere un seguito, un pubblico che ti leggeva e ti rispondeva sui social?
Stranissima, ricordo che ero al salone del libro di Torino e mi ha chiamato Francesca – la editor di Triskell Edizioni – chiedendomi se fossi lì, perché c’erano delle fan che mi cercavano. È stata un’emozione bellissima che mi porterò sempre dentro.
Puoi concederci un piccolo spoiler su qualcosa a cui stai lavorando o su cui vorresti lavorare?
Ho consegnato i Fatini e presto vedranno la luce. Questo libro è stata una rivelazione per me, non avrei mai pensato di scrivere un romanzo MM e poi mi sono lasciata andare perché, mentre scrivevo il primo libro, questa storia esisteva già. Non ho scritto una scaletta o degli appunti, giacché era già tutto lì e dovevo solo trascriverlo in parole. Sto lavorando al secondo volume del kilt e voglio inserirvi tutto ciò che non ho potuto nel primo.
Subito dopo ho in mente una storia di fantasmi, che includerà un rapporto a tre.
Intervista a cura di:
Editing a cura di:
Grazie!!! <3 <3 <3
Grazie a te!
Grazie a te, tesoro! Sono così felice di aver avuto l’opportunità di intervistarti (anche se bisogna ringraziare la tua birra e quella di Michela Monti <3)
Mi sono divertito moltissimo a ridere in tua compagnia e di aver condiviso preziosi momenti a TdL18.
Xoxo Vic.