La saga di Claire Randall, intitolata da noi La Straniera e scritta da Diana Gabaldon, è conosciutissima e ha appassionato e appassiona ancora milioni di lettori. In America sono stati pubblicati finora 8 romanzi, mentre in Italia quasi tutti sono stati divisi in due parti, tranne il primo, che è appunto La Straniera, quindi sono 15 in tutto. Il prossimo romanzo, che è ancora in fase di scrittura, si intitolerà Go Tell the Bees that I am Gone.
La storia inizia con l’infermiera Claire in seconda luna di miele a Inverness, nelle Highlands scozzesi, con il marito, Frank Randall, con cui si è riunita, dopo mesi di separazione a causa della Seconda Guerra Mondiale.
Una mattina, all’alba, Claire si ritrova ad assistere a un rito druidico, svolto da donne che ballano attorno a un cerchio di pietre chiamato Craigh na Dun e ne rimane affascinata.
L’indomani decide di andare a fare una passeggiata solitaria, tornando nello stesso luogo per raccogliere una pianta per la sua raccolta di erbe medicinali. Addentrandosi tra questi grandi massi, disposti in posizione circolare, si avvicina alla più alta pietra del cerchio e, toccandola, di colpo si ritrova catapultata nella Scozia del 1743, attorniata da rumori furiosi di battaglia, nel pieno della rivolta scozzese contro gli inglesi.
Da qui iniziano le vicende di Claire e James (Jamie) Fraser, forte sostenitore della causa giacobita (da Re Giacomo II), vicende piene di intrighi e di pericoli, che si svolgono tra Scozia, Inghilterra, Francia, Indie Occidentali e colonie americane, e che metteranno a rischio la loro stessa vita e il loro cuore.
La Gabaldon ci permette, con questa storia, di entrare nel mondo del diciottesimo secolo e sognare, con dovizia di particolari e con una scrittura davvero scorrevole e intrigante. Le descrizioni dei paesaggi, dei personaggi famosi dell’epoca, dei vestiti e anche del modo di parlare sono così vivi e ben fatti che ti permettono di viaggiare davvero nel tempo, come se fossi tu ad aver attraversato quel cerchio di pietre.
Il tutto ruota intorno all’amore tra Claire e Jamie ed è un qualcosa che ti entra nell’anima, poiché il loro è un sentimento che supera il tempo, una devozione reciproca che va oltre ogni limite, nonostante il caratterino di entrambi, che spesso riserva tensione e risate. Immaginatevi una donna proveniente dal futuro che si relaziona con uno scozzese, per giunta del diciottesimo secolo! Ne escono delle chicche davvero esilaranti.
Insomma, questi sono romanzi tutti da leggere, lasciandosi trasportare dalla foschia del tempo in una storia d’amore intrisa di passione, risate, riferimenti storici e magia.
Quando comincerete, non riuscirete a staccarvene più, e soprattutto avrete la voglia di essere chiamate “Sassenach” da un bellissimo highlander come Jamie, almeno una volta nella vita.
Questa fantastica saga ha attirato l’attenzione di alcuni produttori ed è diventata una serie televisiva, prodotta da Ron D. Moore (quello di Battlestar Galactica, per intenderci) ed è trasmessa dalla Starz.
A mio modesto parere, gli attori, nonostante per noi fossero degli sconosciuti, sono stati scelti in maniera impeccabile, soprattutto i due protagonisti principali. Come ha detto una mia amica, il personaggio di Jamie non è mai stato così aderente all’immagine che tutte ci siamo fatte di lui.
Per chi volesse addentrarsi nei meandri del tempo e della magia di questa storia davvero coinvolgente, ecco ulteriori informazioni: la saga è stata pubblicata in 26 paesi e tradotta in 23 lingue, per un totale di più di nove milioni di copie stampate e include un saggio, The Outlandish Companion, dove si possono trovare informazioni dettagliate su scenario, impostazioni, personaggi, ricerche e scrittura dei romanzi.
La Gabaldon ha anche scritto una graphic novel intitolata The Exile, che parla dei suoi personaggi principali e dell’universo Outlander, ma raccontata dal punto di vista di Jamie Fraser e del suo padrino Murtagh.
Inoltre, dalla saga è stata tratta una serie spin-off, incentrata su John Grey, un personaggio secondario, ma non meno importante, della serie originale.
Questi i titoli in ordine cronologico:
In America
- Outlander
- Dragonfly in Amber
- Voyager
- Drums of Autumn
- The Fiery Cross
- A Breath of Snow and Ashes
- An Echo in the Bone
- Written in my Own Hearts Blood
- Go Tell the Bees that I am Gone (prossima uscita)
In Italia
- La straniera
- L’amuleto d’ambra
- Il ritorno
- Il cerchio di pietre
- La collina delle fate
- Tamburi d’autunno
- Passione oltre il tempo
- La croce di fuoco
- Vessilli di guerra
- Nevi infuocate
- Cannoni per la libertà
- Destini incrociati
- Il prezzo della vittoria
- Legami di sangue
- Prigioniero di nessuno
Spero di avervi convinto a iniziare la serie. Mi ha molto emozionato leggerla, mi ha fatto sognare, ridere, arrabbiare, e piangere… molto di tutto. Mi ha fatto entrare prepotentemente in mondi a me sconosciuti, descritti talmente bene da sentire anche il mal di piedi di Claire nelle scarpe di capretto, la pioggia scrosciante che colpisce frequentemente le Highlands, l’odore e il frusciare dell’erica nella brughiera, il mal di mare cronico di Jamie, che per farselo passare preferisce ubriacarsi fino allo stordimento.
Il tutto condito dalla bravura, nel raccontarlo, della Gabaldon.
Concludo con il motto del clan Fraser: JE SUIS PREST (SONO PRONTO).
Recensione a cura di:
Editing a cura di:
E io corro a rileggerlo!